Grande lezione di calcio ieri sera allo stadio Olimpico. Sfortunatamente per i tifosi della Roma, ad impartirla non sono stati gli uomini agli ordini di Rudi Garcia, ma i tedeschi del Bayern Monaco, messi in campo alla perfezione da Pep Guardiola. E’ finita 7-1, con un punteggio che ai tifosi giallorossi ricorda la disfatta subita nel 2007 (ai tempi di Luciano Spalletti) in casa del Manchester United, mentre ai tedeschi evoca invece l’incredibile semifinale dell’ultimo mondiale, quando umiliarono il Brasile in casa sua prima di vincere la coppa.
0-5 dopo 35’. Il tracollo giallorosso si consuma molto rapidamente: dopo 25’ la Roma era già sotto di tre gol e dopo 35’ addirittura di cinque, complice la serataccia del portiere Morgan De Sanctis e di tutta la difesa, dove pure mancavano i brasiliani Castan e Maicon (infortunatosi durante il riscaldamento pre-partita). Escluso per precauzione Astori – rientrato domenica dopo un lungo infortunio – la coppia centrale era quindi costituita dai disastrosi Manolas e Yanga-Mbiwa, affiancati dagli altrettanto “ballerini” esterni Torosidis e Cole, sostituito nel secondo tempo da Cholevas. Per i fuoriclasse del Bayern è stato un gioco da ragazzi ridicolizzarli: al 9° l’olandese Robben lascia sul posto Cole e con un’abile girata insacca De Sanctis. La Roma prova a rispondere con Gervinho, ma il portierone tedesco Neuer, anche lui in giornata di grazia, ferma il suo tiro. E’ il segnale di come andrà la serata: in pochi minuti la Roma vacilla e crolla: al 23’ segna il giovane turco Mario Goetze (l’autore del gol che ha regalato alla Germania il Mondiale brasiliano); passano appena due minuti e Lewandoski fa tris. Alla mezzora esatta Robben scatta sulla destra e firma il poker; subito dopo Manolas scivola in area toccando la palla col braccio e regala ai tedeschi un rigore facilmente trasformato da Muller.
Il secondo tempo. Nella ripresa la musica non cambia: se possibile il possesso palla del Bayern Monaco diventa ancora più schiacciante, e i suoi uomini continuano a scorrazzare ininterrottamente nell’area giallorossa, cercando di incrementare il punteggio. Tra i giallorossi oltre a Cole si accomoda in panchina anche uno spento Totti, sostituito da un discreto Florenzi, ma l’unico a non arrendersi fino alla fine è il solito Gervinho, che dopo aver preso anche un palo segna finalmente (di testa, su assist di Nainggolan) il gol della bandiera. Sul 5-1 l’incontentabile Guardiola manda in campo il vecchio Ribery e il giovane Shaquiri, entrambi a caccia di gloria e di una maglia da titolare per le prossime partite. Il risultato è quello voluto: entrambi entrano e segnano, portando il punteggio finale sul 7-1, ma il distacco avrebbe potuto essere perfino maggiore, se si tiene conto che nel secondo minuto di recupero il Bayern stava ancora attaccando, facendo registrare un divario impietoso nelle statistiche dell’incontro.
L’autocritica di Garcia. A fine partita Rudi Garcia si assume tutta la responsabilità della durissima sconfitta: «Avremmo dovuto essere più accorti – ha ammesso durante la conferenza stampa – ho sbagliato a scegliere di affrontare il Bayern Monaco a viso aperto. Loro sono certamente più forti, ma noi non abbiamo giocato al nostro solito livello: siamo stati semplici spettatori della partita, dovevamo essere più compatti e aggressivi. Adesso dobbiamo dimostrare di essere un grande gruppo e di saperci riprendere in fretta». D’accordo anche Miralem Pjanic, che promette un pronto riscatto già nell’anticipo di sabato sera in casa della Sampdoria.
Roma ancora seconda nel girone. Le uniche notizie positive per la Roma arrivano dal pubblico, che gli ha regalato il nuovo record di incasso con 3 milioni e 700mila euro, ed è rimasto nello stadio fino alla fine, consolando i calciatori giallorossi cantando in coro «vinceremo il tricolor». Ma la notizia migliore è arrivata dall’inatteso risultato dell’altra partita: i russi del Cska Mosca hanno infatti fermato sul 2-2 il Manchester City, consentendo ai giallorossi di conservare il secondo posto dietro ai tedeschi, che sono ancora a punteggio pieno. Al termine della fase di andata, la classifica del girone E vede quindi in testa il Bayern Monaco a 9 punti, inseguito dalla Roma con 4, dal Manchester City con 2 e dal Cska Mosca con 1.
Alessandro Testa