Non è il 6 a 1 del Barcellona contro la Roma del 2015, ma quello di ieri in Champions League della Lazio è il secondo peggior risultato di sempre per un’italiana contro i campioni in carica. Dopo la pesante sconfitta in casa all’Olimpico contro il Bayern Monaco, per i biancocelesti naufragano le possibilità di qualificarsi ai quarti di finale di Champions League.
Nell’andata degli ottavi di finale la Lazio è stata travolta 4 a 1 dai campioni d’Europa e del mondo in carica. Un match senza storia, in cui hanno pesato i tanti errori difensivi dei biancocelesti. Imperdonabili quelli di Mateo Musacchio e Patricio Gabarrón. Musacchio con il suo retropassaggio al 9’ mette subito la squadra in difficoltà e la débâcle emotiva è irreversibile; Patric d’altro canto nonostante le lunghe sgroppate, spesso in solitaria, sembrava esasperato. Pepe Reina, il portiere della Lazio, è solo l’ultimo responsabile di una sconfitta bruciante. Per la prima volta in assoluto in una gara di Champions la Lazio ha subito tre gol nel primo tempo (due dei quali nei primi 25 minuti). Rimane il rammarico per un paio di occasioni dopo la rete di Correa che avrebbero potuto ridurre il divario.
Il tecnico della Lazio Filippo Inzaghi si è detto deluso, ma “già è un grande traguardo essere qua, agli ottavi. In certe partite bisogna fare zero errori”. C’è la consapevolezza di avere commesso troppi errori: “Non è andato bene niente, tre gol ce li siamo fatti noi”. Parole di conforto arrivano dal capitano del Bayern Robert Lewandowski: “Quando segni quattro reti alla Lazio vuol dire che hai fatto una partita perfetta”.
Le speranze italiane stasera saranno riposte adesso sull’Atalanta. La formazione bergamasca ospita il Real Madrid, con calcio d’inizio alle ore 21. Per la squadra spagnola tanti gli indisponibili, tra cui il capitano Sergio Ramos, l’attaccante belga Eden Harzard e il terzino brasiliano Marcelo.