Piero Fassino continua la sua opera di “federatore” del centrosinistra. Dopo una serie di contatti telefonici con Roberto Speranza, Pippo Civati e Nicola Fratoianni, l’ex segretario dei Ds ha incontrato personalmente il presidente del Senato Pietro Grasso.
L’incontro, fanno sapere fonti di Palazzo Madama, è stato simile ad altri già avuti in questi giorni da Grasso con numerosi esponenti delle forze di centrosinistra. La seconda carica dello Stato – dopo la decisione di lasciare il Pd – non ha però intenzione di farsi tirare per la giacchetta, per questo ha fatto sapere a Fassino di non rappresentare al momento alcun soggetto politico e di non avere titolo per discutere di future alleanze.
Il lavoro di Fassino per provare a creare una coalizione capace di giocarsi le sue carte alle prossime elezioni continua freneticamente. A legittimarlo lo stesso segretario del Pd Matteo Renzi, che ritiene Fassino una garanzia: «Se non ci riesce lui….», ha commentato l’ex premier al suo arrivo nel bergamasco.
In mattinata l’ex sindaco di Torino si è recato anche a Montecitorio per far visita a Laura Boldrini. Nell’incontro, secondo quanto viene riferito, la presidente della Camera ha espresso le sue personali considerazioni sulla situazione del Paese, sul quadro politico e sul dibattito in corso all’interno del centrosinistra.
Sempre oggi Fassino si è visto con il segretario del Psi Riccardo Nencini: «Un lungo incontro, un confronto fruttuoso e positivo. Non sarà l’ultimo. C’è tanto di cui discutere», ha fatto sapere Nencini. «Condividiamo l’ipotesi di una lista della sinistra riformista – ha aggiunto il segretario del Psi – che si presenti alle prossime elezioni con un programma serio e concreto, che non disperda il lavoro fatto dai due governi precedenti ma che fissi nuovi punti su cui lavorare: diritto alla casa, riforme istituzionali, lavoro».