Ha eliminato tutti gli sfidanti: prima l’ex presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy, poi l’ex collega di Governo, Alain Juppé.
François Fillon ha vinto le primarie del centrodestra francese, diventando il candidato del partito repubblicano alle presidenziali del 2017. Le proporzioni della sua vittoria, uno schiacciante 67%, contro il 33% di Alain Juppé, hanno compattato tutta la destra francese sotto l’uomo deciso nella corsa all’Eliseo.
Probabilmente il prossimo anno Fillon per soddisfare le sue velleità presidenziali dovrà vedersela con Marine Le Pen, l’esponente della destra xenofoba transalpina data per favorita nel rush finale da tutti i sondaggi.
Il sindaco di Bordeaux Alain Juppè, sconfitto alle primarie, dopo una prima reazione di incredulità e irritazione, si è complimentato con il rivale: “Auguri a lui, da stasera sono al suo fianco – ha detto – Ha vinto la Francia della verità e dell’azione”.
Nato 62 anni fa a Le Mans, nella Loira, Fillon incarna l’immagine di una Francia profonda, di periferia e radicata nelle campagne. Ammiratore della Thatcher, il suo programma prevede una serie di riforme economiche di stampo liberista, conservatore su famiglia e società. È contro l’aborto per ragioni di fede, anche se non cambierà la legge se sarà eletto. È contro i matrimoni gay ma, se eletto, limiterà al massimo la possibilità di adozione per le coppie omosessuali.
Con i suoi modi seri e rassicuranti, promette una rivoluzione conservatrice e liberale per mettere in discussione le basi di uno Stato sociale. “La mia sfida è dire alla Francia la verità e cambiare radicalmente il sistema”.