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HomePolitica Centri in Albania, il governo rimanda il decreto. Costi triplicati con i Cpr

Centri migranti in Albania
Il governo rimanda il decreto
I costi potrebbero triplicare

La maggioranza prende tempo

Le opposizioni: "Spreco di risorse"

di Giacomo Basile14 Febbraio 2025
14 Febbraio 2025

Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi durante la presentazione del libro "Fecero la scelta giusta" presso la Camera dei Deputati | Foto Ansa

Il decreto che aveva portato alla costruzione dei centri di accoglienza per richiedenti asilo in Albania è stato rimandato. La società che si è aggiudicata l’appalto da 133 milioni di euro per la gestione dei plessi di Gjader e Shengjin ha deciso di licenziare la maggior parte dei dipendenti, circa un centinaio. Il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, si è limitato a ribadire: “Non svuoteremo i centri in Albania”.

Tuttavia il titolare della Farnesina, Antonio Tajani, non ha dato certezze sull’impiego delle strutture e ha ammesso che in seno alla maggioranza non è ancora stata affrontata la questione. L’ipotesi di trasformarle in centri per il rimpatrio di immigrati irregolari presenta varie criticità giuridiche. La trasformazione dei centri di Gjader e forse di Shengjin in hotspot triplicherebbe i costi di gestione che, nel progetto originale, sono stati calcolati sulla presenza di circa 12.000 migranti all’anno. Un numero reso possibile solo dalla mobilità data dalle procedure accelerate di frontiera, che hanno una durata massima di 28 giorni.

Nei Cpr, invece, il periodo di trattenimento può arrivare fino a 18 mesi e questa differenza di permanenza potrebbe portare ad un ulteriore aumento dei costi. A triplicare sarebbe poi il costo delle spese di rimpatrio vhe oggi Frontex stima sui 5.800 euro per spostamento.

Le opposizioni chiedono con forza al governo di fermare gli sprechi. “La propaganda di Giorgia Meloni si scontra con la realtà. I centri per i migranti in Albania, che il governo aveva presentato come un modello , si sono rivelati un colossale fallimento” attacca Angelo Bonelli di Avs. Molto duro anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi: “In Albania vengono licenziate le persone che erano state assunte per i centri migranti che dunque non funzioneranno, a differenza di quanto veniva urlato ad Atreju. La domanda è molto semplice: quando ci decideremo a licenziare chi ha voluto, progettato, pagato e imposto questi centri inutili?”.

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