Una pennellata variopinta per ricordare i cento anni della prima guerra mondiale. È questo il progetto “I Colori della Luce, Colori della Pace” della pittrice Karen Thomas presentato questa mattina nella sala Odeon del Museo dell’Arte Classica di Roma. Una personale esposizione che l’artista ha voluto dedicare al centenario di questo conflitto e all’importanza dell’Unione Europea, concepita non come regione geografica, ma come luogo di scambi culturali e sociali. Non a caso a curare l’evento è Mater, l’associazione per la promozione in Europa della cultura e della ricerca scientifica, storica, artistica e delle identità delle Sue Nazioni.
Karen Thomas dipinge trasformando il concetto di Pace in sfumature colorate. Il blu rappresenta l’etica umana e l’Unione Europea; il bianco, simbolo della Pace per eccellenza, richiama il nome attribuito al primo conflitto mondiale, la cosiddetta “Guerra Bianca”; il rosso sta per il sangue; il giallo e l’oro, invece, fanno riflettere sulla preziosità della vita e della speranza. Tutte sfumature opposte al nero, tinta che per definizione è assenza di colore e generalmente associata al buio e alla morte. “Il messaggio dell’artista è forte – ha commentato Marco Tornetta, Coordinatore Internazionale delle due Guerre Mondiali e Resistenza del Ministero degli Affari Esteri – perché prova a rispondere alle necessità di una migliore conoscenza delle rispettive culture come cemento dell’edificazione europea. Guardando al passato – ha aggiunto – si possono capire quali siano ancora i problemi aperti”.
La mostra, patrocinata dall’ambasciata d’Austria e l’ambasciata della Federazione di Germania, rientra negli eventi culturali per gli anniversari d’interesse nazionale curati direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Per l’inaugurazione ufficiale ci si sposterà in Alto Adige. Il 9 marzo, infatti, la cerimonia sarà ospitata nel polo museale Franzensfeste a Forte di Fortezza.
Flavia Testorio