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Celentano: “Presidente, le chiedo la grazia: tutti in galera tranne Corona”

di Nicola Maria Stacchietti03 Ottobre 2014
03 Ottobre 2014

corona“Caro presidente Napolitano, mi scusi, se con tutti i grattacapi che immagino lei abbia, anch’io mi accodo con una richiesta di grazia per Fabrizio Corona”. Esordisce così Adriano Celentano, che ha pubblicato sul suo blog una lettera destinata al capo dello Stato.
Il molleggiato chiede la grazia per il noto paparazzo, proprio nel giorno in cui Corona è stato prosciolto in appello dall’accusa di omessa dichiarazione dei redditi per la quale era stato condannato in primo grado a un anno di reclusione. Il collegio della seconda corte d’appello di Milano ha emesso una sentenza di non luogo a procedere.
“Pensi”, aggiunge Celentano, “che io non l’ho mai conosciuto, ma ho seguito le sue vicissitudini attraverso i giornali e la televisione. E ogni volta, quando lo vedevo e lo sentivo parlare, avvertivo come un qualcosa che spaccava in parti uguali due sentimenti fra di loro contrastanti: da un lato mi irritava la sua spavalderia nell’ostentare tanta sicurezza, dall’altro avvertivo un senso di profonda tenerezza come chi, bisognoso di affetto, improvvisamente si rendesse conto di quanto grande fosse il sacrificio che lo attendeva per aver rincorso una ribalta attraverso il gioco di una carta sbagliata”.
Celentano conclude in difesa di Corona, con una tesi che però non può essere accettata dai giudici: sarebbe più onesto proporre l’acquisto dello scoop al diretto interessato, piuttosto che ai giornali. E non sarebbe una questione di ricatto, ma di onestà.

Nicola Stacchietti

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