La Cavallerizza Reale brucia di nuovo. Dopo gli episodi del 2014 e del 2016, un altro incendio è scoppiato questa mattina poco prima delle 8 e ha riguardato il tetto e le ex stalle, chiamate “Le Pagliere”. Lo storico complesso architettonico nel centro di Torino, dichiarato patrimonio dell’Unesco nel 1997, è stato salvato dal tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco accorsi sul posto. Nessuna persona è rimasta ferita o intossicata, nonostante lo stabile fosse occupato da anni da alcuni collettivi. L’area interessata dal rogo è stata posta sotto sequestro e via Rossini, dove sorge il complesso, è stata chiusa al traffico per consentire le operazioni di spegnimento.
“Fa male vederla così”, ha commentato la sindaca di Torino, Chiara Appendino, al termine di un sopralluogo alla Cavallerizza Reale. “L’incendio – ha aggiunto – poteva generare molti più danni. Ora ci saranno accertamenti sulle cause, ma è evidente che la Cavallerizza così non può stare”.
Il complesso, infatti, è da tempo abbandonato e alcuni suoi spazi sono stati occupati. Proprio entro il 31 ottobre era prevista la presentazione di uno studio per dare una “vocazione a tutte le aree del sito” ha spiegato la prima cittadina.
Il fatto che un complesso architettonico patrimonio dell’Unesco fosse occupato da tempo sta generando non poche polemiche ma, “il tema oggi – ha precisato Chiara Appendino – non è l’occupazione”. Concorde anche l’assessore comunale all’Urbanistica Antonino Iaria che ha sottolineato come l’occupazione “sia un argomento che va trattato in altre sedi”.
Augusta Montaruli, parlamentare di Fratelli d’Italia, e Maurizio Marrone, capogruppo FdI in Regione Piemonte, hanno espresso la volontà di presentare un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale, in modo tale che “la Giunta Appendino e l’ ex Giunta Fassino siano costretti ad assumersi le proprie responsabilità di fronte ai cittadini e all’Unesco”.