“Oggi dimostreremo di nuovo la forza di un popolo indomabile”. Così dal Belgio Carles Puigdemont incoraggia su Twitter i suoi “ex” elettori, che oggi ritornano al voto per il rinnovo del Parlament, come voluto dal presidente spagnolo Mariano Rajoy.
Fin da subito si sono create lunghe code all’ingresso dei seggi in Catalogna: i sondaggi avrebbero previsto un’affluenza dell’80%. L’ultima volta, al referendum del 1 ottobre 2017, hanno partecipato circa 2 milioni di elettori catalani, nonostante le cariche della polizia spagnola.
È un voto importante per mettere fine a mesi e mesi di conflitto tra il governo centrale, rappresentato da Mariano Rajoy, e quello catalano.
Carles Puigdemont è stato destituito dopo aver proclamato l’indipendenza della Catalogna il 27 ottobre scorso. È in esilio da allora, insieme ad altri 4 ministri. La moglie, Marcela Topor, si è recata a votare a Sant Julia de Ramla, vicino a Girona.
Diciotto candidati indipendentisti alle elezioni sono incriminati per i reati di ribellione e sedizione. Il vicepresidente Oriol Junqueras, capolista di Erc, secondo i sondaggi un probabile vincitore delle elezioni, è in carcere a Madrid con altri tre dirigenti.