Si è consegnato volontariamente e poi è stato rilasciato. L’ex presidente della Catalogna, Carles Puigdemont, stamattina si è consegnato volontariamente alle autorità belghe. Lo riferisce il quotidiano spagnolo “La Vanguardia”. In un comunicato, lo stesso Puigdemont ha spiegato di aver deciso di presentarsi volontariamente in relazione al nuovo ordine di cattura internazionale della Corte suprema spagnola. L’ex presidente ha precisato di aver respinto l’ordine di arresto e ha fatto sapere che si opporrà a “ogni tentativo” di rimandarlo in Spagna.
Poco dopo mezzogiorno però l’ex presidente della Generalitat catalana è stato rilasciato dalle autorità del Belgio, dove è in esilio da quasi due anni: “Sono stato rilasciato senza cauzione, resto a disposizione della giustizia belga. Non lascerò il Paese”, le parole di Puigdemont ai media.
Intanto continuano gli scioperi indetti dalle formazioni indipendentiste. L’aeroporto di Barcellona ha cancellato 46 voli, mentre i dimostranti hanno bloccato il valico di La Jonquera con la Francia. Oggi a Barcellona sono attese migliaia di persone, che prenderanno parte a diversi cortei.
Ieri l’attuale presidente della regione Quim Torra ha annunciato l’intenzione di indire un secondo referendum sull’indipendenza entro due anni. Parlando al Parlamento catalano, Torra ha spiegato che la condanna dei leader separatisti non fermerà la sua amministrazione. “Torneremo alle urne di nuovo sull’autodeterminazione – ha annunciato – e se tutti i partiti e i gruppi lavorano per renderlo possibile, chiuderemo questa legislatura con l’indipendenza”.