Cadena Cope è la seconda radio spagnola. La corrispondente in Italia è Eva Maria Fernandez, a cui abbiamo rivolto alcune domande per capire il suo punto di vista sulla situazione in Catalogna.
Qual è la sua analisi di quanto sta avvendo in Catalogna?
Credo che il discorso di Puidgemont sia stato molto strano e pieno di bugie. In ogni caso proclamare l’indipendenza della Repubblica Catalana è un atto irresponsabile, che potrebbe rappresentare una rottura irreparabile. In questo modo è stata abbandonata la strada democratica che era cominciata dopo il franchismo. Vorrei ricordare che la regione ha sempre goduto di un’autonomia molto ampia, assai rara in Europa.
Oltretutto è stato fatto un danno considerevole alla reputazione e all’economia della Catalogna. Imprese importanti, come il Grupo Planeta (grande gruppo editoriale spagnolo), se ne vogliono andare dalla regione. Così come la banca Savadell.
Secondo lei la risposta delle autorità di polizia spagnole il giorno del referendum è stata giusta?
No, è stata sbagliata, terribile e triste. Si sono viste immagini che non avremmo mai voluto vedere. Purtroppo però abbiamo anche avuto episodi equivoci come quello della donna che aveva accusato la polizia di averle rotto tutte le dita della mano, e che ora dichiara di avere solo un’infiammazione.
Che ne pensa del tentativo di dialogo tra le parti intrapreso dal leader di Podemos, Pablo Iglesias?
Credo che né lui né altri leader che non esprimono la maggioranza del Paese siano titolati a intraprendere tale missione.