È stata la Russia ad avvelenare con un agente nervino l’ex spia russa Serghei Skipral e la figlia Yulia a Salisbury. Su questo non hanno dubbi il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il presidente francese Emmanuel Macron. Come riporta un comunicato dell’Eliseo, secondo i due leader, che hanno parlato ieri sera al telefono, non esiste “altra spiegazione plausibile che la responsabilità della Russia”. Macron e Trump “hanno condannato qualsiasi uso di arma chimica e sono solidali, al fianco della Gran Bretagna, dopo questo attacco”.
Se in un primo momento la Francia aveva mantenuto un profilo più basso, Trump aveva già espresso il suo sostegno al Regno Unito in una telefonata con la premier britannica Theresa May. Entrambi avevano concordato che il governo della Federazione Russa dovesse “fornire risposte inequivocabili su come questo agente chimico, sviluppato in Russia, sia arrivato ad essere utilizzato nel Regno Unito”.
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha sempre respinto le accuse: “Noi difenderemo il diritto internazionale e non vediamo nessuna argomentazione da parte dei britannici: se non presenteranno fatti concreti dovranno rispondere per l’evidente tentativo di confondere la comunità internazionale”. La solidarietà non arriva solo da Trump e Macron, ma anche da altri paesi, in primis la Germania. “Sta alla Russia – ha dichiarato la cancelliera tedesca Angela Merkel – dare veloci risposte alle legittime domande del governo di Londra”.