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HomePolitica Caso Santanchè, pressing di Meloni per le dimissioni. Convocato vertice a Palazzo Chigi

Caso Santanchè, è pressing
dal governo per le dimissioni
Convocato vertice con i vice

Meloni incontra Ignazio La Russa

La ministra: "Sono cose surreali"

di Sofia Landi22 Gennaio 2025
22 Gennaio 2025

La premier Giorgia Meloni e la ministra del Turismo Daniela Santanchè | Foto Ansa

ROMA – Se per la ministra del Turismo Daniela Santanchè le voci sulle sue presunte dimissioni sono solo “cose surreali”, d’altra parte sembrerebbe che la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni stia valutando l’ipotesi di un suo allontanamento da Palazzo Chigi. Ecco perché, la premier di rientro da Washington, si è confrontata con Ignazio La Russa, presidente del Senato da sempre amico di Santanchè. Anche se il pranzo “segreto” tra i due avrebbe fatto parte di abituali confronti – come precisato da fonti vicine a entrambe le parti – è molto probabile che il dossier sul caso della ministra sia stato affrontato. Intanto, nella mattinata di mercoledì 22 gennaio è stato convocato un vertice tra Giorgia Meloni e i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini. 

Il punto tra la premier e La Russa

Meloni non si è ancora espressa in pubblico sulla vicenda, ma sembra che il caso stia agitando, e non poco, i piani alti dell’esecutivo. Il “dante causa” della ministra del Turismo Ignazio La Russa – così come lo ha definito Il Fatto Quotidiano – sarebbe l’unico che potrebbe riuscire a convincerla a fare un passo indietro. A ciò si aggiunge il fatto che sarebbe stato lui a volerla nella squadra di governo, e che quindi gli spetterebbe il compito di convincerla a lasciare. Secondo quanto riportato dal quotidiano tuttavia, a detta di alcune fonti qualificate di Fratelli d’Italia, Meloni non avrebbe bisogno del presidente per allontanare la ministra, ma starebbe solamente evitando di fargli un torto. 

Il caso Visibilia

La titolare del Turismo è indagata dalla Procura di Milano con l’accusa di falso in bilancio per la sua gestione di Visibilia Editore, società editrice di cui Santanchè è stata presidente fino al 2022. Prima di entrare a far parte, quindi, del governo Meloni. Lo scorso 17 gennaio, il tribunale del capoluogo lombardo ha rinviato la ministra a giudizio. Rinvio al giudizio commentato dal leader del Carroccio Matteo Salvini, il quale ha voluto precisare che “siamo in un paese in cui uno è colpevole dopo tre gradi di giudizio” e che quindi “non cambia assolutamente nulla”. Stesso concetto che è stato ribadito dal ministro della Difesa Guido Crosetto, il quale ha affermato che “un rinvio a giudizio non vuol dire nulla” e che bisogna aspettare che “si esprima la giustizia”. 

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