ROMA – Boccia replica, Sangiuliano traballa. Continua il botta e risposta tra l’influencer e il ministro della Cultura dopo la presunta nomina della donna a consigliere del dicastero. “Siamo sicuri che la nomina non ci sia stata? A me la voce che chiedeva di strapparla sembrava femminile… la riascoltiamo insieme?”, scrive Maria Rosaria Boccia su Instagram. La comunicatrice risponde punto per punto alla lettera inviata da Sangiuliano alla Stampa per difendersi. Sui potenziali conflitti di interesse riscontrati dal gabinetto dice: “Quando li avrebbe riscontrati? Durante le vacanze estive? Il capo di gabinetto era presente da remoto alla riunione del 15 agosto perché era in ferie. Sotto l’ombrellone ha verificato i miei potenziali conflitti di interesse? E soprattutto quali sono?”.
Il presunto coinvolgimento nelle riunioni per il G7 della cultura
Il nodo arriva sulla presunta partecipazione di Boccia a diverse riunioni operative sul G7 della cultura, in programma a Pompei dal 19 al 21 settembre. Sangiuliano nega il suo coinvolgimento e sostiene di non aver speso neanche un euro dei fondi ministeriali per l’influencer. Su questo punto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha fissato la linea di difesa del suo ministro. Boccia però contrattacca: “Io non ho mai pagato nulla, mi è sempre stato detto che il ministero rimborsava le spese dei consiglieri. Tutti i viaggi sono sempre stati organizzati dal capo della segreteria del ministro”. E sui suoi compiti aggiunge: “Non abbiamo mai fatto riunioni operative? Sopralluoghi? Non ci siamo mai scambiati informazioni?”.
La replica dell’influencer contrasta pure con la versione fornita dalla presidente del Consiglio durante la trasmissione “4 di Sera”, condotta da Paolo Del Debbio: “Il ministro Sangiuliano mi ha detto che effettivamente lui aveva valutato la possibilità di dare a questa persona un incarico di collaborazione non retribuito, ma poi ha fatto una scelta diversa”. In ogni caso, la premier ha assicurato che il caso Boccia non avrà ripercussioni sulla sicurezza del G7: “Sangiuliano garantisce che questa persona non ha avuto accesso a nessun documento riservato, particolarmente per quello che riguarda il G7”. Ma le opposizioni insorgono: Maria Chiara Gadda, vicepresidente di Italia viva alla Camera, chiede le dimissioni di Sangiuliano, che secondo Repubblica sarà scaricato da Meloni se venisse confermato il pagamento di voli e hotel da parte del ministero.