Le autorità egiziane non informarono subito, la mattina del 3 febbraio del 2016, l’allora ambasciatore al Cairo Maurizio Massari del ritrovamento del corpo di Giulio Regeni. A dirlo, questa mattina, davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte del ricercatore, è stato lo stesso diplomatico, attuale rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione Europea ed ex ambasciatore d’Italia al Cairo dal 2013 al 2016.
Massari ha poi dichiarato che venne a sapere della morte del giovane da una sua fonte, non istituzionale, dell’American University del Cairo e che “sin dai primi giorni dalla scomparsa di Giulio Regeni non potei fare a meno di notare che c’era un contrasto tra gli ottimi rapporti con l’Egitto e l’elusività delle autorità egiziane sul caso nonostante le mie pressioni”.