ROMA – Non solo la Roma, anche Juventus, Napoli e Lazio sono finite nell’occhio del ciclone per il discorso legato alle plusvalenze fittizie. L’indagata numero uno è la società giallorossa, che rischia sanzioni amministrative da milioni di euro. Ma, secondo quando riporta Il Messaggero, “altri club di serie A potrebbero subire a stretto giro degli accertamenti fiscali dalla Guardia di Finanza”. Indagini che mirano a scoprire eventuali dichiarazioni infedeli nei bilanci delle società sportive, con particolare attenzione alle operazioni di mercato sospette. Anche ai club di Juventus, Napoli e Lazio, quindi, potrebbe essere contestata l’evasione dell’Ires, imposta sui redditi della società.
Il caso Kostas Manolas
Uno dei casi più discussi riguarda l’operazione che ha portato Kostas Manolas della Roma al Napoli. La vendita del difensore greco per 36 milioni di euro ha garantito alla Roma una plusvalenza di 31,1 milioni di euro. Questa operazione è ora sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti che sospettano possa trattarsi di una plusvalenza fittizia, ovvero una sopravvalutazione del valore del giocatore per migliorare artificialmente i bilanci delle società coinvolte.
Il caso biancoceleste
La Lazio, invece, è stata spesso al centro di polemiche per operazioni di mercato considerate poco trasparenti. L’inchiesta nei confronti del club biancoceleste è ancora aperta ed è stata trasferita per competenza territoriale dai pm di Tivoli a quelli di Arezzo in quanto il server dove vengono immesse le comunicazioni della società si trova in Toscana.
I precedenti di Napoli e Lazio
Non è la prima volta che Napoli e Lazio finiscono nel mirino delle autorità per questioni legate alle plusvalenze. Nel 2018, il Napoli fu coinvolto in un’indagine riguardante l’acquisto di Victor Osimhen dal Lille. L’operazione, dal valore, complessivo di circa 70 milioni di euro, sollevò dubbi sulla valutazione di alcuni giocatori inclusi nello scambio. Le indagini attuali potrebbero portare a sanzioni significative per i club coinvolti. La Roma, ad esempio, rischia una multa fra i 17 e i 34 milioni di euro per le plusvalenze registrate nel periodo dal 2016 al 2021. Anche Napoli e Lazio potrebbero affrontare conseguenze simili se le accuse di dichiarazioni infedeli nei bilanci dovessero essere confermate.