Galeotta fu la puntata sulle donne dell’est di “Parliamone sabato”, talk show di Rai 1 condotto da Paola Perego, chiuso dopo le polemiche che si sono scatenate sullo spezzone della trasmissione di sabato 18 marzo. Le accuse di razzismo e sessismo hanno portato alle scuse dell’azienda e alla chiusura con tanto di licenziamento in tronco della conduttrice e dei suoi collaboratori. «Ma i dirigenti Rai sapevano tutto, erano informati sul tema e lo hanno approvato», ha dichiarato la stessa durante un’intervista a Le Iene. Davanti alle loro telecamere si è sfogata, cedendo ad una crisi di pianto.
Nella puntata incriminata si è fatto il punto sulle donne dell’Est Europa, evidenziando le loro caratteristiche e ironizzando sulle loro attitudini. In studio, oltre alla conduttrice, c’era l’attore Fabio Testi, che ha raccontato un siparietto su un suo amico in viaggio di nozze a Mosca. Il vero scandalo è stato però la proiezione di una grafica ad elenco puntato, che era stata ripresa da un blog satirico sui comportamenti di queste donne. Social e Istituzioni si sono mobilitati, scagliando pesanti accuse a Rai Uno e al programma. Le scuse di Andrea Fabiano, direttore della rete, sono arrivate infatti dopo poche ore.
«Sto male per tutte quelle persone che, fidandosi di me, mi hanno seguita in questo programma – dice in lacrime la conduttrice alle “Iene” – Ora resteranno senza lavoro». La Perego ricorda che «c’è gente che ha bestemmiato, hanno intervistato il figlio di Totò Riina senza sottolinearne la genetica mafiosa, abbiamo visto in televisione qualunque cosa. Il nostro era solo un gioco». Dopo aver rivisto il pezzo tre volte ed essersi scusata per l’intervento di Fabio Testi, si dice amareggiata e delusa visto che si è sempre battuta per i diritti delle donne. «Gli argomenti in Rai – spiega poi – vengono approvati prima di essere messi in onda. Mi hanno approvato questo argomento e mi hanno cassato il femminicidio, perché non rispettava la linea editoriale».