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Caso Osimhen
De Laurentiis indagato
per falso in bilancio

L'attaccante rompe con il club

per un video postato sul Tik Tok

di Maddalena Lai27 Settembre 2023
27 Settembre 2023

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e il calciatore Osimhen/ foto Ansa

ROMA – Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, è indagato dalla Procura di Roma per falso in bilancio. L’iscrizione nel registro degli indagati è stata fatta dai pm di Piazzale Clodio dopo che la Procura di Napoli ha trasmesso loro il fascicolo, per competenza territoriale, del procedimento sulle presunte plusvalenze fittizie legate all’acquisto, nel 2020, dell’attaccante Victor Osimhen per una cifra che superava i 71 milioni di euro.

Ma cosa sono le plusvalenze fittizie? Sono il risultato di un accordo doloso tra le parti nella compravendita di un calciatore. Accordo, per il quale, il prezzo di vendita del giocatore finisce per essere diverso dalle valutazioni reali di cartellino, creando un guadagno che altera il bilancio della società.

L’iscrizione nel registro degli indagati, tuttavia, non sembra turbare il Napoli e De Laurentiis. Fonti interne sottolineano che si tratti di “un atto dovuto”, in quanto nel fascicolo pervenuto dalla Procura partenopea era già rubricato come “indagati”.

Il club non manca poi di evidenziare che “tutte le ipotesi di reato di carattere fiscale” sono già state archiviate, pur riconoscendo che la competenza in tema di falso in bilancio – per cui la società è già stata prosciolta in sede sportiva – spetti solo alla Procura di Roma.

Intanto Osimhen, anche a causa di prestazioni sportive non brillanti all’avvio di campionato, sembra essere in lotta di collisione con il Napoli, con il quale si lancia in una querelle via social. L’attaccante, nella tarda sera di ieri, ha visto un video, postato dal club su Tik Tok, in cui si vede il suo rigore sbagliato contro il Bologna. Osimhen avrebbe reagito negativamente cancellando dai suoi profili social tutte le foto che lo ritraevano con la maglia del club partenopeo.

Il suo procuratore Roberto Calenda ha definito “inaccettabile” l’episodio, evidenziando che si riserva “la valutazione di intraprendere azioni legali”. Dalla dirigenza del Napoli, che stasera affronterà l’Udinese, ancora nessuna replica.

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