La RAI e il giornalista Corrado Formigli sono stati condannati dal Tribunale civile di Torino a risarcire la FIAT per la cifra di 5 milioni di euro. Secondo la sentenza l’informazione, data nella trasmissione Annozero, sulle prestazioni dell’Alfa Romeo MiTo – vettura appartenente alla casa automobilistica torinese – era “non veritiera e denigratoria, incompleta e parziale”. Presente tra gli imputati anche Michele Santoro il quale è stato assolto poiché contro di lui non può essere mosso “alcun serio e specifico addebito”. Entro il 6 marzo l’azienda televisiva e il conduttore di Piazza Pulita, dovranno provvedere alla pubblicazione, a proprie spese, delle motivazioni della sentenza su tre quotidiani nazionali (Corriere della Sera,la RepubblicaeLa Stampa) e su Quattroruote, rivista specializzata in motori. La FIAT aveva sporto denuncia per via di un servizio di Formigli, andato in onda il 2 dicembre 2010 in cui venivano comparate, mediante un test eseguito all’autodromo di Marano, tre autovetture: una Mini Cooper, una Citroën Ds3 e un’Alfa Romeo MiTo. Secondo il gruppo automobilistico il servizio era stato montato “in modo del tutto strumentale” perché la MiTo risultasse inferiore agli altri due autoveicoli. Michele Briamonte, uno degli avvocati che hanno assistito il Lingotto durante la causa, ha dichiarato: “Siamo molto contenti, questa è una sentenza importante per chi si impegna a costruire oggetti di qualità e valore e che rischia di vedere il suo lavoro gravemente danneggiato da informazioni manipolate e non veritiere”. Nessun dirigente RAI né il giornalista Corrado Formigli hanno, per il momento, rilasciato alcuna dichiarazione.
Domenico Cavazzino