Il caso Diciotti si avvia verso l’epilogo. Oggi si riunirà la giunta sull’immunità del Senato che è chiamata a votare sull’autorizzazione a procedere nei confronti del vicepremier Matteo Salvini. Le accuse rivolte dal Tribunale dei Ministri di Catania al leader della Lega sono di aver violato la legge per aver bloccato per cinque giorni lo sbarco di 177 migranti a bordo della nave militare italiana Diciotti. A suo carico pende il sequestro di persona con due aggravanti: l’atto è stato compiuto ai danni di minori e da un pubblico ufficiale, essendo Matteo Salvini il ministro dell’Interno.
Quasi scontato però che la giunta neghi l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti. Dei 23 membri, 17 sono contrari al processo. Si tratta di 7 commissari del Movimento 5 stelle, 4 della Lega, 1 di Fratelli d’Italia, 4 di Forza Italia e 1 di Svp. I restanti 6 sono invece favorevoli. Quattro sono del Pd, 1 è di Leu e l’ultimo è del gruppo misto.
Intanto dalle votazioni di ieri sulla piattaforma online Rousseau è emerso come 52mila militanti del M5s abbiano votato no al via libera parlamentare al processo a carico di Salvini. Il restante 40.9% si è invece espresso in maniera favorevole. Dal Movimento si sono affrettati a dire che il responso è vincolante, per cui i senatori grillini dovranno attenersi alla volontà tracciata dagli iscritti quando si tratterà di decidere in aula il 24 marzo prossimo. “Se sul caso Diciotti fosse uscita l’altra linea avrei portato avanti quella perché nel movimento lasciamo spazio alla democrazia” ha affermato Luigi Di Maio al termine dell’assemblea congiunta del Movimento.