Il Tribunale arbitrale per la giurisdizione sul caso dei due marò ha fissato le nuove date per l’udienza finale che si terrà dall’8 al 20 luglio 2019 all’Aja. I giudici dovranno poi emettere la sentenza entro sei mesi. L’udienza – nel procedimento che oppone Italia e India su quale dei due Paesi debba processare i fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone per l’incidente del 15 febbraio 2012 – era stata inizialmente fissata per lo scorso 22 ottobre, poi rinviata per la morte di uno dei cinque giudici, quello di parte indiana, sostituito a novembre.
Il caso dell’Enrica Lexie continua dunque a tenere banco, ad anni di distanza dai fatti. Una vicenda drammatica, un tragico errore visto che i due militari a guardia di un mercantile, convinti di essere sotto attacco pirata, avrebbero invece sparato e ucciso quelli che poi si rivelarono due semplici pescatori. Dopo che i militari italiani furono arrestati dalle autorità indiane si aprì una lunghissima diatriba diplomatica internazionale fra Italia e India. Oggetto della disputa è proprio la titolarità del potere giurisdizionale relativo al reato commesso, che ha indotto i due stati a dirimere la contesa difronte al Tribunale arbitrale per la giurisdizione dell’Aja.
Per alcuni, i due marò erano diventati eroi della patria, ostaggi politici da difendere dalle grinfie indiane. Altri hanno invece ostracizzato l’immagine dei due militari, considerati non tanto come due assassini, due macchie all’interno di un sistema, ma come rappresentazione stessa di una classe militare percepita come rozza, impreparata e reazionaria. Le ricostruzioni di parte hanno infiocchettato con slogan politici una vicenda estremamente complessa sul piano diplomatico, ostacolandone una comprensione accurata da parte dell’opinione pubblica.
