La procura di Roma ha aperto due fascicoli processuali contro ignoti, per rivelazione del segreto d’ufficio riguardo le fughe di notizie che hanno riguardato il contenuto di audizioni sul caso Consip avvenute presso il Csm. Questa settimana potrebbe quindi essere cruciale sulla vicenda. Si è tenuto da questa mattina fino a metà pomeriggio, il vertice d’esame a piazzale Clodio fra i magistrati titolari del fascicolo con l’obiettivo di analizzare le accuse del procuratore di Modena Lucia Musti ai carabinieri Giampaolo Scafarto e Sergio De Caprio, noto anche come ‘Capitano Ultimo’. A ciò si collega anche il magistrato Henry John Woodcock che secondo quanto riporta Scafarto, avrebbe incluso nella vicenda Consip il coinvolgimento dei servizi segreti, pur sapendo che non ci fosse nulla di vero.
Nel pomeriggio il procuratore di Modena Lucia Musti, dopo la fuga di notizie sull’inchiesta Consip, ha dichiarato all’ANSA che le sono “attribuite alcune affermazioni, anche virgolettate, che io non ho fatto ovvero che, per come riportate, non rendono in modo fedele quanto da me riferito al Csm in audizione non pubblica, conseguente a convocazione”. E precisa di essere “a disposizione del Procuratore della Repubblica di Roma“. La stessa, lo scorso 17 luglio, avrebbe messo in dubbio la professionalità dei due carabinieri (Scafarto e De Caprio, ndr) facendo intendere che avessero l’obiettivo di trovare reati a carico di Matteo Renzi, passando attraverso suo padre Tiziano.
Proprio per queste dichiarazioni inerenti due ufficiali, anche la procura militare ha iniziato a seguire la vicenda. Secondo quanto si è appreso, si tratta solo di un monitoraggio delle fonti aperte finalizzato a verificare se sussistono ipotesi di reato di competenza della procura militare. “Noi aspettiamo la verità senza gridare” scrive su Facebook e Twitter il segretario del Pd Matteo Renzi. “Chiediamo la verità. Solo quella. Ma la vogliamo a tutti i costi“, precisa. Ma sono molte le repliche da parte degli altri esponenti politici nei confronti dell’ex premier: per Matteo Salvini sarebbe solo “un malato di protagonismo” mentre per Maurizio Gasparri dovrebbe “smettere di attaccare i giudici come fa Berlusconi”.