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HomePolitica Caso Cappato: “Sentenza della Consulta un passo avanti per il principio di libertà”

"La sentenza della Corte
è un grande passo in avanti
per il principio di libertà"

"La visione della Chiesa va rispettata"

L'intervista al deputato Riccardo Magi

di Tommaso Franchi26 Settembre 2019
26 Settembre 2019

Riccardo Magi, segretario nazionale dei Radicali italiani, nel corso della sua carriera politica ha portato avanti la battaglia per dare alla materia dell’eutanasia una disciplina normativa. L’intervista al deputato all’indomani della decisione della Corte costituzionale in merito al caso dj Fabo.

Cosa ne pensa della decisione della Corte costituzionale in merito al caso Dj Fabo?

“È un grande passo avanti. La sentenza segna un’affermazione della libertà individuale e del principio di autodeterminazione. In questo modo si è garantita la libertà di scelta a chi può esercitarla sulla propria vita. Ora la parola passa al Parlamento, nell’attesa di una legge nuova”.

Ha fiducia nel futuro operato del Parlamento?

“Non molta. Negli ultimi mesi ci sono state delle ‘ragioni di partito’ e degli opportunismi che hanno prevalso sull’obbligo morale di legiferare su questo ambito. La fiducia manca, ma la speranza no. Ora davvero bisogna mettersi a lavorare”.

Il senatore Matteo Salvini ha dichiarato che lo Stato che legittima il suicidio non è il suo Stato. Pensa che lui sia uno degli esponenti che ha fatto prevalere le ragioni di partito a discapito della legislazione sul tema?

“Salvini continua a falsificare e a mistificare la realtà, sia su questo terreno che su molte altre cose. Qua si tratta di evitare la presenza di uno Stato etico che costringa le persone a rimanere prigioniere del proprio corpo e delle macchine, non si tratta di mero interesse politico”.

La Chiesa ha fortemente criticato la decisione della Consulta. Il cardinale Giovanni Angelo Becciu, intervistato dal quotidiano La Repubblica, ha parlato di “apertura alla cultura della morte”. Cosa ne pensa?

“Non mi stupisce, ma è una posizione che va rispettata. Tuttavia credo che sia una visione opposta a quella della grande maggioranza degli italiani. Forse un 70% dei cittadini, almeno da quanto posso vedere, sono favorevoli a una normativa per regolamentare l’accesso all’eutanasia. La Chiesa dovrebbe tenere conto di questo, sia della tutela del malato che del medico”.

 

 

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