ROMA – Parere negativo alla richiesta di differimento della pena con detenzione domiciliare per Alfredo Cospito, a conclusione dell’udienza tenutasi presso l’ospedale San Paolo di Milano. Questa la posizione della procuratrice generale di Milano Francesca Nanni e del sostituto pg Nicola Balice. Ora i giudici della sorveglianza avranno cinque giorni di tempo per decidere sull’istanza.
I legali hanno chiesto il trasferimento dell’anarchico a casa della sorella per le condizioni di salute sempre più precarie. L’anarchico detenuto al 41 bis – in sciopero della fame da oltre cinque mesi – è attualmente ricoverato presso il polo ospedaliero milanese a seguito di un problema cardiaco risalente al 21 marzo, che ha fatto temere per la sua vita. L’udienza per il differimento della pena si è dunque tenuta nel reparto di medicina penitenziaria del San Paolo. I medici, infatti, non hanno consentito il trasferimento di Cospito nel carcere di Opera per un videocollegamento per poterlo monitorare costantemente. Si terranno due udienze perché Cospito è detenuto a Milano ma a Sassari ha scontato la prima parte della reclusione, prima del trasferimento per motivi di salute nel capoluogo lombardo. Qualora i due tribunali si esprimessero in maniera diversa, prevarrà l’ordinanza che deciderà in modo più favorevole al detenuto.
Presidi di sostegno davanti al Palazzo di Giustizia a Milano
In attesa della decisione sui domiciliari, una cinquantina di anarchici ha organizzato un presidio davanti al Palazzo di Giustizia di Milano. Affissi all’ingresso principale del tribunale striscioni e cartelli tra cui “Cospito fuori dal 41 bis” e “Cospito, immigrati, guerra, governo assassinio”. I manifestanti al megafono motivano la scelta di essere lì e non davanti all’ospedale ritenendo il tribunale come il luogo deputato a scegliere se salvare la vita di Cospito o meno. Manifestazioni a sostegno dell’anarchico anche di fronte all’ambasciata di Madrid, e altre annunciate davanti al consolato italiano di Barcellona.