Il cashback non sembra dare tregua al governo e fa emergere dubbi sulla disponibilità di fondi per il rimborso spese. Dopo i problemi tecnici riportati dall’app “Io” al momento della registrazione delle carte e dopo le accuse dell’Associazione artigiani e piccole imprese di Mestre su una modalità che favorirebbe le categorie sociali con maggiore capacità di spesa, a destare allarme sono adesso gli stanziamenti.
Come ha fatto notare il Corriere della Sera con una “fotografia” della situazione attuale, infatti, se i più di 4,2 milioni di italiani iscritti al sito che permetterebbe di guadagnare una percentuale sul totale degli acquisti effettuati con moneta elettronica, dovessero maturare una spesa di 1.500 euro, l’attuale stanziamento di quasi 228 milioni riuscirebbe a rimborsare gli acquirenti con meno di un terzo dei 150 euro previsti ovvero neanche 50 euro.
Palazzo Chigi a proposito della copertura finanziaria ha voluto rassicurare che “il cashback relativo al periodo sperimentale di dicembre verrà pagato nel 2021, così come quello relativo al primo semestre del 2021. Per entrambi questi periodi lo stanziamento complessivo è di 1.750 milioni. Quindi ci sono tutte le risorse necessarie”. Tuttavia il decreto ministeriale riserva alla prima fase solo 228 milioni di euro. Mancherebbero quindi, al momento, 4oo milioni all’appello. Sulla scadenza del termine per il bonus di Natale, iniziato l’8 dicembre, invece, il governo italiano potrebbe prorogarlo al 6 gennaio per sopperire agli intoppi iniziali che sono stati causa di polemiche da parte degli utenti interessati.
Intanto sono più di 15 mila gli italiani che hanno già maturato il diritto al rimborso e 2,5 milioni le transazioni già contabilizzate e acquisite dal sistema per un totale di rimborsi accumulati di circa 10 milioni.