HomeCronaca Colpo ai Casalesi, richiesta d’arresto per il deputato Carlo Sarro (FI)

Colpo ai Casalesi, richiesta d’arresto per il deputato Carlo Sarro (FI)

di Alessandra Aurilia14 Luglio 2015
14 Luglio 2015

Il blitz contro il clan dei Casalesi arriva anche in Parlamento. La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha inviato alla Camera dei Deputati una richiesta di arresto nei confronti di Carlo Sarro, accusato di corruzione aggravata nell’ambito della gestione dei servizi idrici del Casertano, dove è coordinatore provinciale di Forza Italia. Secondo gli investigatori, l’onorevole, sfruttando il suo ruolo di commissario del consorzio Ato3, avrebbe agevolato il clan Zagaria manipolando una gara d’appalto per il controllo del ciclo delle acque nella zona sarnese-vesuviano.

Nel mirino dei carabinieri del Ros un ramificato sistema corruttivo che controllava i lavori per la rete idrica: tredici i provvedimenti di custodia cautelare a carico di esponenti e favoreggiatori del clan dei Casalesi, indagati a vario titolo per associazione di tipo mafioso, corruzione, intestazione fittizia di beni, turbata libertà degli incanti e finanziamento illecito a partiti politici. Contestualmente è stato disposto un sequestro preventivo di conti correnti del valore di circa undici milioni di euro.

Nell’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, sono coinvolti anche imprenditori locali che denunciavano estorsioni mai subite da parte di emissari del boss dei Casalesi, Michele Zagaria, per allontanare il sospetto di essere collusi. Sotto la lente degli investigatori anche il materiale informatico sparito dal covo del boss dopo la sua cattura e finito nelle mani di esponenti del clan. Tra gli arrestati anche l’ex sindaco di Caserta Pio Del Gaudio, e gli ex consigliere regionali Angelo Polverino e Tommaso Barbato, quest’ultimo candidato alle ultime elezioni a sostegno di Vincenzo De Luca, ma non eletto.

A gennaio del 2008, l’allora onorevole Barbato, capogruppo dell’Udeur al Senato, salì agli onori della cronaca nazionale per uno sputo all’indirizzo del collega di partito Nuccio Cusumano, che aveva annunciato di votare la fiducia al governo Prodi. Dopo il gesto delle corna, Barbato gli gridò «traditore» e «pezzo di m…», poi – diviso da una schiera di colleghi – lo colpì con uno sputo.

Alessandra Aurilia

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