Manca poco alle elezioni di metà mandato degli Stati Uniti, esattamente dieci giorni. La carovana dei migranti partita dall’Honduras che si è ingrossata attraversando il Messico e che punta al confine con gli Stati Uniti, ha offerto un assist al presidente Donald Trump per la campagna elettorale e per tentare di conservare la maggioranza repubblicana al Congresso. Una vicenda questa dell’immigrazione che riaccende alcune paure del presidente: una nazione che non ha più il controllo dei propri confini, un flusso di persone che invade un paese che non ha più la possibilità di decidere chi può immigrare.
Secondo quanto scrive il “New York Times”, citando fonti dell’amministrazione Usa, Trump sta considerando di varare un decreto per chiudere il confine con il Messico, vietando così l’ingresso degli immigrati, compresi quelli che vogliono fare domanda di asilo. Sarebbe questa la mossa più drastica presa dal presidente americano in materia di immigrazione, non a caso alla vigilia delle elezioni di medio termine.
La sua proposta prevede un uso considerevole dei poteri presidenziali per rafforzare i confini e imporre delle misure forti per controllare l’immigrazione, in perfetta linea con quella che da sempre è stata la presidenza Trump. Come primo provvedimento mette in conto di inviare ottocento militari al confine con il Messico per bloccare l’abbondante flusso di migranti, che si aggira ormai intorno alle settemila persone.
Così tramite Twitter Donald Trump si rivolge direttamente all’onda umana di migranti: “A coloro che sono nelle carovane: tornate indietro. Non consentiremo agli illegali di entrare negli Usa. Tornate nel vostro Paese e se volete richiedete la cittadinanza Usa come fanno milioni di altri.”