ROMA – Eni, Esso, IP, Kuwait e Tamoil sotto indagine dall’Antitrust. Secondo l’Autorità le quattro compagnie avrebbero pubblicato un prezzo alla pompa diverso da quello pubblicizzato. “Oggi l’Autorità Garante della concorrenza e del mercato, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, ha svolto ispezioni nelle sedi delle società Eni Spa, Esso Italiana Srl, Italiana Petroli Spa, Kuwait Petroleum Italia Spa e Tamoil Italia Spa”, si legge nella nota dell’Antitrust.
Omessa diligenza
L’Autorità ha avviato istruttorie sulle aziende per l’irregolare applicazione del costo della benzina e per l’omessa comunicazione dei prezzi dei carburanti al portale “Osservaprezzi carburanti”, utile ai consumatori per trovare la stazione di servizio con il prezzo più conveniente. Dalle revisioni è emersa “un’omessa diligenza” da parte delle compagnie nei controlli sui distributori, in violazione dell’art. 20 del Codice di consumo. Le suddette società “non avrebbero adottato misure o iniziative idonee a prevenire e a contrastare queste condotte illecite a danno dei consumatori”, ha spiegato l’Autorità. La Guardia di Finanza ha accertato infrazioni sui prezzi dei carburanti effettuate da oltre mille stazioni di servizio in tutta Italia.
Condacons: pronti ad avviare le azioni legali
“Attendiamo gli esiti dell’indagine dell’Autorità e, se saranno accertate irregolarità a danno dei consumatori, siamo pronti ad avviare le azioni legali del caso a tutela degli utenti danneggiati”. È netta la posizione del Codacons – il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori – nei confronti delle indagini dell’Antitrust sui prezzi dei carburanti.
Unc: meglio tardi che mai
“Finalmente l’Antitrust, che non sta indagando per la presunta speculazione rivelatasi poi falsa o per accordi collusivi, ha deciso di ipotizzare che è scorretto comunicare dati errati al MNinistero o, peggio ancora, mettere prezzi esposti falsi”, ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Siamo lieti che ora l’Antitrust sia giunta infine alle nostre stesse conclusioni”, ha concluso.
Nella foto in alto un distributore di benzina a Roma, Ansa