HomeCronaca Carmela, commozione ai funerali. Cancellieri: “Medaglia d’oro per suo atto eroico”

Carmela, commozione ai funerali. Cancellieri: “Medaglia d’oro per suo atto eroico”

di Marina Bonifacio24 Ottobre 2012
24 Ottobre 2012

Davanti alla chiesa di Sant’Ernesto di Palermo ieri una folla di persone assiste in silenzio al passaggio della bara di Carmela Petrucci, la 17enne assassinata venerdì scorso a coltellate dall’ex fidanzato della sorella. Tra i fiori depositati sulla bara bianca è stato adagiato anche il cuscino inviato dal Presidente della Repubblica: Giorgio Napolitano conferirà alla memoria della ragazza morta una medaglia al valore civile. Carmela è stata uccisa per difendere la sorella dalla furia del reo confesso Samuele Caruso, accusato dalla Procura di Palermo di omicidio volontario premeditato per futili e abietti motivi.
Amici, parenti e conoscenti si sono uniti al dolore di mamma Giusi e papà Serafino per dare l’ultimo saluto a Carmela. C’erano tutti ieri in basilica, anche i compagni dell’ Umberto I, il Liceo frequentato dalle due sorelle Petrucci. Tutti tranne Lucia, ancora ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale “Cervello” di Palermo. Lucia ancora non sa, ignora la sorte toccata alla piccola Carmela: le hanno solo detto che è stata ricoverata in un altro ospedale.
Alcuni scuotono la testa in basilica, altri osservano un decoroso silenzio, racchiusi in un dolore commosso che cela dietro una fredda e impietosa verità: morire così giovani solo per una storia d’amore finita male. Tanti anche gli striscioni sul sagrato della chiesa: “Un assassino ha spezzato le ali di un angelo. Noi donne siamo carne da macello”.
Carmela Petrucci è la 101esima vittima dall’inizio di quest’anno. Si chiamano casi di femminicidio, come se anche gli omicidi di genere avessero bisogno di un’apposita etichettatura per richiamare l’attenzione della politica, dei mass media e quindi del pubblico. “Spero che nessun padre debba più piangere la morte della figlia uccisa da una mano vile. Chiediamo che la violenza sulle donne sia punita e repressa senza sconti di pene”. Con voce commossa il padre si è rivolto alla comunità di Palermo, nella speranza forse che questo suo messaggio possa giungere anche al Palazzo. Intanto da Roma giunge il messaggio del ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri: “E’ morta per difendere la sorella – ha detto il ministro – non è una vittima di mafia, ma ricevererà la medaglia d’oro per il suo atto eroico”. Un eroismo intriso d’ingiustizia e pena, e forse proprio per questo degno di rispetto.
Intanto la senatrice Maria Fortuna Incostante, vicepresidente della commissione Affari costituzionali, ha chiesto al Senato l’accelerazione dei tempi di ratifica della Convenzione di Isatanbul, la misura approvata dal Consiglio europeo contro la violenza sulle donne e la violenza domestica, che il gruppo Pd ha deciso di fare proprio. “Come testimoniano fatti gravissimi, quali l’atroce della giovane Carmela – sottolinea in una nota il capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro – la violenza contro le donne non riguarda solo i paesi più arretrati, ma anche il nostro, e costituisce un’emergenza assoluta e un’intollerabile violazione dei diritti umani che dobbiamo affrontare e reprimere con determinazione”.

 di Marina Bonifacio

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