Sono stati arrestati ieri dalla polizia di Pistoia tre caporali stranieri, colti in flagranza dei reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. I tre pagavano in modo misero e mettevano in pericolo i braccianti (per lo più immigrati) al lavoro nei vigneti e negli uliveti delle province di Pistoia, Prato, Firenze, Siena, Lucca, Arezzo e Pisa.
Il compenso dei lavoratori, infatti, era di appena quattro euro effettivi, con alcuni di loro che viaggiavano in condizioni di pericolo, seduti a terra sul cassone posteriore in metallo di un autocarro e rinchiusi con un telo di plastica.
I poliziotti hanno sequestrato i quattro furgoni che servivano per trasportare la manodopera. Sempre nell’ambito della stessa operazione, stamattina, hanno perquisito due studi commerciali di Pistoia di un consulente del lavoro, denunciato per gli stessi reati. Infine sono state denunciate in stato di libertà altre tre persone: due cittadini stranieri e un italiano, complici dei caporali.