E’ stato trovato morto, sull’isola indonesiana di Sulawesi, un capodoglio di 9,5 metri, che aveva all’interno dello stomaco una massa di plastica di sei chili, composta da centoquindici bicchieri, quattro bottiglie, venticinque sacchetti di nylon e due sandali infradito. Dwi Suprati, un’operatrice locale del Wwf, ha spiegato che non è possibile determinare con certezza se la causa della morte sia dovuta alla plastica, considerato lo stato di decomposizione della carcassa.
Un episodio simile era accaduto lo scorso giugno in Thailandia, dove era stata rinvenuta una balena con centinaia di sacchetti nello stomaco. La sensibilità verso l’ecologismo nel Sud-est asiatico è ancora molto ridotta: si tratta infatti di una delle regioni al mondo maggiormente responsabili della presenza di plastica nel mare. Secondo uno studio, pubblicato dalla rivista Science lo scorso gennaio, l’Indonesia è il secondo paese, dopo la Cina, ad inquinare di più gli oceani.