MOSCA – La Russia risponde sul caso Maxim Kuzminov, l’elicotterista che disertò consegnandosi agli ucraini con il suo velivolo e che ieri, 19 febbraio, è stato trovato morto con diverse ferite da arma da fuoco vicino Alicante, in Spagna.
Il primo a intervenire sulla questione è stato il capo dell’Intelligence esterna, Serghei Naryshkin, citato dalla Tass. Naryshkin ha dichiarato che Kuzminov “era un traditore e criminale, diventato un cadavere morale già nel momento in cui pianificava il suo delitto sporco e terribile”. Parole forti, alle quali hanno fatto seguito la dichiarazione del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha assicurato di “non avere informazioni sul caso” e che comunque quella di Kuzminov “non è una questione che riguarda la presidenza russa”.
Kuzminov aveva dirottato un elicottero militare russo Mi-8 per le forze armate ucraine nell’agosto del 2023. In Russia era stato aperto un procedimento penale contro il giovane ai sensi di una legge sul “tradimento dello Stato”.
Due militari che erano con Kuzminov sull’elicottero con cui disertò sono stati uccisi subito dopo l’atterraggio in Ucraina.