È caos nel Movimento 5 stelle. Dopo i recenti scontri tra l’ex premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il garante Beppe Grillo si è “ripreso” il partito in seguito alla sospensione del Tribunale di Napoli delle delibere che modificano lo Statuto del Movimento 5 stelle e dell’elezione di Conte quale presidente del partito.
L’ex reggente del Movimento Vito Crimi oggi ha spiegato che “la comunità si è espressa chiaramente sul presidente Conte. Non credo che sia il problema dell’iscrizione, dei nuovi iscritti, dei sei mesi, che possano far cambiare il risultato. Credo che si proceda a una nuova votazione secondo le indicazioni del giudice di Napoli”. Il voto dovrebbe essere fissato per marzo, sperando di raggiungere il quorum non ottenuto per la prima elezione dell’ex primo ministro.
Grillo ha scelto la strada dell’apparente immobilismo, esprimendosi sulla vicenda sui suoi canali social. “La situazione è molto complicata, le sentenze si rispettano. In questo momento non si possono prendere delle decisioni avventate e promuoverò un momento di confronto con Conte. Nel frattempo – conclude Grillo – invito tutti a rimanere in silenzio e a non assumere iniziative azzardate prima che ci sia condivisione sulla strada da seguire”. Così ieri sera Conte ha declinato l’invito a Porta a Porta.
Nel Movimento Carlo Sibilia ha dichiarato che “anche rifacendo la votazione altre cento volte su qualsiasi piattaforma, gli iscritti sceglieranno di avere una leadership e di affidarla a Giuseppe Conte”. Il sottosegretario al Ministero dell’Interno ha inoltre fatto presente che il 92% dei votanti ha voluto l’ex premier come leader per un processo di rifondazione del partito e che non vede stravolgimenti all’orizzonte. E attacca Di Maio: “Il suo comportamento si giustifica solo da un momento emotivo particolare che si è vissuto. Io penso che quando ci sono delle difficoltà interne, è bene tenerle all’interno”
Per Riccardo Fraccaro l’invito di Beppe Grillo a rispettare le sentenze “vuol dire che dobbiamo agire come è stato detto. Non significa che non ci sarà più Conte, ma che come andremo avanti dal punto di vista legale e politico lo decideranno dopo che si saranno confrontati anche con Conte”.
Intanto, lo studio BonelliErede smentisce le indiscrezioni di stampa che attribuiscono a Beppe Grillo o dal Movimento l’incarico allo stesso studio per dirimere le controversie interne emerse in questi ultimi giorni.