Massimo Colomban non sarà il nuovo vice sindaco di Roma. A confermarlo è lo stesso imprenditore veneto, che dal 30 settembre ricopre l’incarico di assessore alle partecipate pubbliche nella giunta del primo cittadino pentastellato Virginia Raggi. “Non ho né il tempo né la disponibilità per assumere il ruolo di vice sindaco – sono le parole dello stesso Colomban, riportate da La Repubblica – come imprenditore e tecnico preferisco completare il compito di assessore alla riorganizzazione delle Partecipate, prima di assumere altri impegni gravosi o politici”. Così, quella di Raggi è una giunta che continua a perdere pezzi, a nemmeno sei mesi dal suo insediamento.
Continua, quindi, la ricerca di un vice. Un problema che sembrava risolto con Colomban che appariva la figura giusta per siglare l’armistizio, fra gli altri, con la Casaleggio Associati e Beppe Grillo, che oramai marcano a uomo la giovane sindaca della Capitale. Fonti vicine al MoVimento riportano che nella giornata di sabato l’ex-comico avrebbe tastato concretamente, di comune accordo con Davide Casaleggio, l’ipotesi di espellere la Raggi dal M5S. Il motivo è Raffaele Marra, considerato vero braccio destro e vice de facto della sindaca, cestinato e catalogato repentinamente come “un dipendente comunale di cui ci siamo fidati” per citare le scuse della stessa Virginia.
Sulla figura di Raffaele Marra poi riaffiorano inquietanti retroscena, come riporta oggi il Corriere della Sera, in una lunga intervista a Rodolfo Murra, fino allo scorso settembre capo dell’avvocatura del Campidoglio. “Virginia Raggi e Marra si vedevano ben prima dell’inizio della campagna elettorale, reclutato come punto di riferimento in Campidoglio- spiega Murra al quotidiano di via Solferino – Lui (Marra, ndr) poi ha preso il potere in pieno e noi abbiamo sempre pensato che alla base di tutto ci potesse essere un ricatto”. L’ex braccio destro della Sindaca, definito dallo stesso Murra “un tipo losco e arrogante, mi diceva in continuazione: ‘So tutto di loro, prima o poi parlerò. E se parlo non so cosa succede’”.
L’avvocato poi punta il dito verso l’altro fedelissimo della Raggi, Salvatore Romeo, dimessosi proprio ieri dall’incarico di capo della segreteria politica: “Lui impartiva gli ordini. La premessa era sempre la stessa: ‘Vengo a nome di Virginia’ ed aveva tanta influenza perché grillino di lungo corso”.
Dopo Colomban, per il ruolo di vice sindaco si vaglia ora la candidatura dell’attuale assessore al Bilancio, Andrea Mazzillo: dopo aver militato nella sezione di Ostia del Pd, il quarantaduenne divenne capo staff della sindaca ed, infine, assessore dallo scorso ottobre.