Oggi la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha replicato a Rainews24 a chi le chiedeva se fosse d’accordo con la famosa condanna di Gianfranco Fini del fascismo come male assoluto: “Io ero dentro An e non mi pare di aver detto nulla di diverso, la risposta mi pare evidente”. Infine ha ribattuto su Twitter: “Sui social network devono valere le stesse regole che esistono sugli altri mezzi di informazione. La libertà di parola e la trasparenza nella gestione dei nostri dati non possono essere messi in discussione: lo abbiamo proposto dall’opposizione e lo faremo al Governo”.
Sui social network devono valere le stesse regole che esistono sugli altri mezzi di informazione. La libertà di parola e la trasparenza nella gestione dei nostri dati non possono essere messi in discussione: lo abbiamo proposto dall’opposizione e lo faremo al Governo. pic.twitter.com/cXxSazGbdZ
— Giorgia Meloni 🇮🇹 ن (@GiorgiaMeloni) September 20, 2022
Il segretario di Stato della Santa sede Pietro Parolin era presente nel parterre durante l’assegnazione del premio “Statista dell’anno” a Mario Draghi a New York. Parolin auspica che i toni della campagna elettorale si smorzino e che venga messo al primo posto il bene del Paese. Lo ha detto rispondendo ad una domanda dei giornalisti italiani presenti negli Usa per la premiazione.
“Quello che posso dire è che i toni della campagna si smorzino, come ha detto anche il Papa recentemente” e che “si mettano al primo posto il bene del Paese e le necessità della gente”, ha detto il segretario di Stato della Santa sede. “Se si fa questo sforzo – dice Parolin – ecco allora che i toni si smorzano, non ci sono più quelle contraddizioni che vengono messe in rilievo. Allora si servono concretamente i bisogni della gente, le esigenze che sono stante e quello che possiamo augurarci è che vada bene per le prossime elezioni, manca ormai solo una settimana”.