CASAPESENNA (CASERTA) – Alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi giovedì mattina sono state abbattute le mura del bunker di Casapesenna, in provincia di Caserta, appartenuto al boss del clan camorristico dei Casalesi, Michele Zagaria. Alla demolizione erano presenti anche il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, il sindaco del comune, Marcello De Rosa, il Procuratore Generale d’Appello di Napoli, Luigi Riello e altri rappresentanti istituzionali.
In quella casa, ormai ridotta in macerie, il boss fu catturato il 7 dicembre 2011 dopo 15 anni di latitanza. Già avviata la riqualificazione del lotto.
“La lotta alle mafie”, ha affermato il ministro Piantedosi, “si fa anche attraverso azioni simboliche come questa, che hanno inoltre un valore pedagogico e di rappresentazione di un importante lavoro che le istituzioni fanno. Ma il simbolo sarà non solo l’abbattimento, anche la ricostruzione”.
Il governatore De Luca ha definito il fatto “un punto di svolta”, ricordando che “abbiamo il dovere di mantenere i giovani in queste terre dando lavoro, dignità e il senso delle regole e del dovere”. Il sindaco De Rosa si è dichiarato invece contento della rappresentanza delle istituzioni lì presenti, affermando che “Casapesenna non è più il paese di Zagaria, ma del popolo”.