L’uomo, anzi l’omone corpulento incallito fumatore, Andrea Camilleri, tocca quota 90 anni. Lo scrittore, il padre del romanzo poliziesco marcato, della commistione fra siciliano e italiano regionale, l’autore bestseller con oltre 30 milioni di copie vendute nel mondo è invece poco più che ventenne, ma è già un maestro. Era il 1994 infatti quando la Sellerio editore pubblicava “La forma dell’acqua”, primo romanzo con il commissario Montalbano: 21 anni dopo è una serie tv, un cult della nostra televisione, arrivata a nove stagioni e prodotta persino in Lituania. Oggi Andrea Camilleri è riconosciuto come un vate della letteratura contemporanea, con ben otto lauree honoris causa e decine di premi letterari in tasca.
Intellettuali, stampa, social e perfino Fiorello, protagonista di una delle imitazioni più amate, si sono ricordati di lui, ma in primis i suoi colleghi. Lo scrittore Maurizio De Giovanni ha detto di lui: “Sono ovviamente un suo grande fan e lettore affezionato. E’ l’autore che più di ogni altro ha inciso sulla letteratura noir italiana. Gli auguro altri 90 anni di storie e sono orgoglioso di far parte della generazione che ha potuto fruire del suo grande talento”. Gli ha fatto eco Donato Carrisi: “E’ il maestro e papà di tutti noi scrittori e gli faccio tanti auguri. Credo che Camilleri abbia molto più di 90 anni perché è già proiettato al futuro e grazie alle sue opere vivrà per sempre”. Partecipa agli auguri anche l’amico e collega Giancarlo De Cataldo: “Auguro cento di questi giorni al grande Maestro. Ho avuto l’onore di collaborare con lui e fu una bellissima esperienza, è un grande essere umano prima di essere un grande scrittore”.
Ieri, infine, è stato festeggiato ad Agrigento alla presenza del sindaco, Lillo Firetto, ex primo cittadino di Porto Empedocle (Agrigento), città natale di Camilleri, la Vigàta dei suoi libri. Contestualmente è stata avviata la procedura per conferirgli la cittadinanza onoraria.
Nicola Maria Stacchietti
