HomeEsteri Nervi tesi fra Cameron e Kirchner: per le isole Falkland di nuovo attrito fra Argentina e Regno Unito

Nervi tesi fra Cameron e Kirchner: per le isole Falkland di nuovo attrito fra Argentina e Regno Unito

di Nicola Maria Stacchietti11 Giugno 2015
11 Giugno 2015

falkland“È una situazione coloniale anacronistica”, ha detto l’ambasciatrice argentina a Londra, Alicia Castro. Mentre Cameron cerca la spinta nazionalistica come la Thatcher, quando nel 1982 vinse la guerra lampo contro l’esercito argentino del generale Leopoldo Galtieri e diede nuova forza al suo governo, che ottenne un nuovo mandato l’anno successivo. L’operazione fu un successo e favorì un’ondata di patriottismo nel Regno Unito: probabilmente quello che sta cercando il premier britannico per fronteggiare l’onda separatista dei nazionalisti scozzesi.
I fatti sono questi: la scorsa settimana la presidente Kirchner ha incontrato l’ex analista Edward Snowden della National Security Agency (NSA). Pare che abbiano parlato dello spionaggio britannico ai danni dell’Argentina relativamente alla mai sopita disputa sulle isole Falkland. Secondo le informazioni diffuse da Snowden nel periodo tra il 2006 e il 2011, infatti, i servizi segreti britannici avrebbero utilizzato virus informatici e disinformazione per screditare i vertici argentini. Successivamente l’ambasciatrice argentina a Londra, Alicia Castro, è stata richiamata in patria “per consultazioni”, mentre l’ambasciatore britannico in Argentina, John Freeman, è stato convocato dal ministro degli Esteri Héctor Timerman per un colloquio a porte chiuse.
Ora “The Telegraph” riferisce che Cameron ha chiesto ieri sera a Timerman, ministro degli Esteri argentino, di smettere di “minacciare” i residenti e chi lavora nelle isole del sud est atlantico, e di rispettare il risultato del referendum con il quale gli abitanti hanno scelto di essere britannici, con una maggioranza schiacciante. Timerman ha risposto seccamente che le Falkland sono argentine. A riguardo la presidente Kirchner ha definito il premier britannico “quasi maleducato”, mentre l’ambasciata argentina a Londra è perentoria: “L’isola verrà recuperata con mezzi pacifici”. Ma per ora il rapporto fra i due stati sembra tutt’altro che cordiale.

Nicola Stacchietti

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