ROMA – Passi in avanti verso l’abolizione del divieto di scommesse. La commissione Cultura e sport del Senato ha infatti approvato la risoluzione che riapre il mondo del calcio agli sponsor che promuovono scommesse e gioco d’azzardo. Divieto introdotto nel 2018 con il decreto Dignità dall’ allora premier Giuseppe Conte.
Il ritorno delle pubblicità sulle scommesse nel calcio
Le maglie delle squadre e i banner pubblicitari presenti all’interno degli stadi sono pronti ad accogliere nuovamente sponsorizzazioni di alcuni marchi di betting, come avviene in tutti i campionati del mondo e di Europa. Secondo il governo, come si evince dal testo: “La misura (decreto Dignità ndr) non è risultata efficace al contenimento dei fenomeni di ludopatia a fronte, invece, di una riduzione delle entrate per le società sportive che ha penalizzato l’intero sistema calcio italiano”.
Divieto di pubblicità delle scommesse “aggirato” negli anni
Lo stop al divieto di pubblicità sulle scommesse è richiesto da tempo dalla Federcalcio, dalla Serie A e dai club. Durante la stagione sportiva in corso, l’Inter ha sul petto il logo di una società delle scommesse (Betsson Sport), che però sponsorizza il proprio portale di informazione sportiva. Un modo che alcuni siti di betting hanno scelto negli anni per aggirare la norma del 2018. Nel testo, emerge anche la proposta di un fondo con l’1% dei proventi dalle scommesse da investire negli stadi per nuovi progetti e ristrutturazioni.
Inutili le proteste delle opposizioni contro il testo
Ferma contrarietà delle opposizioni contro il testo, su tutti il Movimento 5 Stelle che nel 2018 ha promosso il divieto. In aula la protesta con l’esposizione di cartelloni espliciti, con la scritta “L’azzardo non è un gioco”. Il senatore della Repubblica M5s Luca Pirandini ha tuonato: “Denunciamo pubblicamente in aula l’approvazione di una norma vergognosa”.