E’ di nuovo bufera nel mondo del calcio ma questa volta ad essere coinvolte nel giro del calcioscommesse sono la Lega Pro e la serie D. E’ quanto emerge dall’inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro diretta dal Procuratore Antonino Lombardi e dagli uomini del Servizio Centrale Operativo della Polizia coordinati da Renato Cortese, che hanno individuato ed in parte arrestato i protagonisti di questo grave scandalo. Sono infatti 50 i fermi, oltre 70 gli indagati e 30 squadre coinvolte accusati di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva.
Tutto è partito da un’indagine su Pietro Iannazzo, capo bastone della ‘ndrangheta, in carcere da giovedì scorso, che aveva interessi sulla squadra di calcio Neapolis e che gestiva un grande giro nazionale ed internazionale sui campionati di Lega Pro e Dilettanti con scommesse milionarie su partite truccate. Insieme a lui, giocatori, allenatori, presidenti e magazzinieri che, secondo le accuse, si vendevano per migliaia di euro per decidere chi doveva vincere e chi doveva perdere.
Secondo i magistrati della Direzione distrettuale antimafia, quella degli Iannazzo è una congrega “d’elite della mafia imprenditrice” dedita agli affari, molto forte e vendicativa pur di mantenere il proprio predominio sul territorio.
Tra gli uomini chiave di questa vicenda c’è anche il direttore sportivo Ercole Di Nicola, responsabile dell’area tecnica dell’Aquila calcio.
Intanto sono in corso perquisizioni da parte della Polizia nelle sedi di diverse squadre di Lega Pro e sedie D ma anche nelle case di dirigenti, allenatori e calciatori che, secondo l’indagine, si sarebbero associati per truccare le partite.
Carlotta Dessì