Squalificato nel 2011 per quattro anni dalla giustizia sportiva, assolto “perché il fatto non sussiste” nel 2019. L’ex portiere della Cremonese Marco Paoloni era imputato di “adulterazione di sostanze alimentari”, per aver riempito le bottigliette d’acqua dei compagni di squadra con un potente sonnifero, il Minias, così da alterare il risultato della partita Cremonese-Paganese del 14 novembre 2010.
“All’epoca ero senza palle, ho portato avanti il gioco, ma non ho assolutamente drogato i miei compagni”, ha sempre detto l’imputato, difeso strenuamente dall’avvocato Luca Curatti. Il legale ha sostenuto nella sua linea difensiva che il reato non si poteva applicare al caso specifico, perché l’art. 440 del codice penale “riguarda eventualmente aziende che immettono sostanze pericolose per la salute pubblica – ha spiegato – qui ci si riferiva a uno spogliatoio”.
Il pm aveva chiesto per l’ex portiere una condanna a tre anni e un mese, ma i giudici hanno accolto la difesa del giocatore.