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HomeSport Calcio, Verdi sotto attacco per aver rifiutato il Napoli si scatena l’odio sui social

Calcio, Verdi sotto attacco
per aver rifiutato il Napoli
si scatena l'odio sui social

Il giocatore rimane al Bologna

molte ipotesi per la sua scelta

di William Valentini17 Gennaio 2018
17 Gennaio 2018

L’attaccante Simone Verdi, alla fine, rimarrà a Bologna. Il giocatore classe 1992 ha stupito tutti gli osservatori rifiutando la corte del presidente del Napoli Aurelio De Laurentis. “Voglio finire in rosso blu la stagione” ha detto.

Il trasferimento ai partenopei, infatti, avrebbe garantito al giocatore – non giovanissimo – un salto di qualità tecnico, visto che gli azzurri sono primi in serie A, e soprattutto economico, stando alle indiscrezioni che parlano di un ingaggio quasi triplicato. A volerlo a Napoli sarebbe stato il tecnico Maurizio Sarri, suo vecchio mister ai tempi dell’Empoli.

Per spiegare il gran rifiuto si sono rincorse molte ipotesi. La più accreditata è che il calciatore si sia accordato con un altro club per un trasferimento in estate. Mentre alcuni sono arrivati anche a immaginare forti pressioni sul calciatore da parte della fidanzata, grande tifosa del Fc Bologna. Comunque vada rimangono scelte personali.

Non la pensano in questo modo, però, gli utenti dei social network, che dietro al pretesto della fede calcistica stanno insultando il calciatore. Le accuse come di consueto in questi casi sono molto varie, le accomuna solo la pesantezza: c’è chi imputa al il fantasista di essere una “munnezza razzista” augurandogli una brutta malattia. Qualcun altro invece augura a Verdi la rottura del ginocchio e conclude con un irripetibile insulto alla mamma del calciatore.

Nulla di nuovo rispetto allo spettacolo che va in onda sui social ogni volta che un calciatore cambia casacca: quest’estate alcuni utenti juventini invocavano la morte per Leonardo Bonucci, colpevole di essersi unito al Milan; mentre nel 2016 il calciatore della Roma Miralem Pjanić è stato insultato dai tifosi giallorossi per essersi accasato con gli acerrimi rivali juventini.

La gogna social ormai è parte del calciomercato e continuerà ad esserlo fino a quando non verrà sviluppata una legislazione sull’odio nel web e fino a quando i gestori dei vari siti non saranno in grado di censurare chi impunemente continua spalare questi commenti.

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