La figlia è stata bocciata e loro hanno picchiato la vicepreside. È accaduto lo scorso martedì mattina al liceo Bernardino Telesio di Cosenza e la docente è ora ricoverata in ospedale con una prognosi di 25 giorni.
La coppia di genitori in questione conosceva bene la situazione scolastica della propria figlia che, nel corso di questo primo anno di scuola superiore, aveva già cambiato tre istituti. La ragazza aveva tentato con lo Scientifico per passare all’Alberghiero prima e al Liceo europeo Bernardino Telesio poi. In quest’ultima scuola, che il preside Antonio Iaconanni definisce “impegnativa”, la giovane ha sempre avuto problemi in tutte le materie tanto che i genitori erano stati contattati più volte: l’ultimo colloquio c’era stato a inizio giugno, ma i due non hanno voluto accettare la bocciatura della figlia.
Venuti a conoscenza che la studentessa avrebbe dovuto ripetere l’anno, i due si sono recati nell’ufficio della vicepreside urlando ed inveendole contro. La donna, spaventata, si sarebbe alzata per chiamare un bidello, ma il padre della ragazza avrebbe bloccato la porta per impedirle di uscire, mentre sua moglie avrebbe afferrato la professoressa per i capelli per poi gettarla violentemente a terra e colpirla con calci e pugni anche al seno. L’aggressione è stata interrotta soltanto dall’intervento della Polizia, chiamata da una collega.
I rappresentati d’istituto degli studenti del Telesio in una lettera hanno espresso “la più totale ed incondizionata solidarietà alla professoressa, da sempre distintasi per l’impegno e la dedizione profusi per la nostra scuola, la nostra formazione e la nostra crescita”, ricordando che non è possibile avere “timore di giudicare in modo obiettivo e meritocratico, in un clima di serenità, l’impegno ed i risultati scolastici di ognuno di noi”.
La coppia di aggressori dovrà ora rispondere alla procura di Cosenza delle ipotesi di reato di aggressione, lesioni personali e violenza a pubblico ufficiale; mentre la ragazza è a casa e continua a minacciare gli altri insegnanti su Facebook e a esaltare il gesto dei genitori.
Corinna Spirito