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HomeCronaca Figliuolo alle regioni: “Subito terza dose
contro la pandemia dei non vaccinati”

Figliuolo alle regioni
"Subito terza dose"
Aumentano casi e ricoveri

Via libera dell'Aifa a richiamo per J&J

Si valuta se farlo anche per Sputnik

di Gabriele Crispo04 Novembre 2021
04 Novembre 2021

Inizio delle somministrazioni della terza dose del vaccino anti COVID per le persone fragili e immunodepresse presso l’ospedale San Giovanni Bosco, Torino, 20 settembre 2021 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

Quanto sta avvenendo in alcuni paesi europei con la cosiddetta “pandemia dei non vaccinati” indica “con forza la necessità di incrementare il ritmo di somministrazione delle terze dosi” e di “proseguire con il completamento dei cicli primari”. Il commissario Figliuolo chiede alle Regioni di “rinforzare l’opera di informazione e sensibilizzazione sulla vaccinazione” anti covid per contrastare la salita dei contagi nel nostro paese, come nel resto d’Europa.

Da qui a febbraio potrebbero esserci mezzo milione di morti per Covid nel Vecchio Continente. È l’allarme dell’Organizzazione mondiale della Sanità. Il direttore per l’Europa dell’Oms, Hans Kluge, infatti, ha detto: “Siamo, di nuovo, all’epicentro” della pandemia.

In Italia questo incremento si registra soprattutto in Friuli Venezia Giulia e Veneto. Il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe rivela che c’è stato un +16,6% di nuovi positivi. Aumentano anche i ricoveri in terapie intensiva. A livello nazionale il tasso occupazione negli ospedali rimane basso (5% in area medica, 4% intensiva).

Gimbe lancia l’allarme sul calo netto di nuovi vaccinati: dopo aver sfiorato quota 440mila nella settimana 11-17 ottobre, il loro numero nelle ultime due settimane è crollato prima a 239mila (-45,7%) e poi poco sopra 144mila (-39,6%), a circa 20mila al giorno. La fondazione sottolinea la necessità di accelerare con le terze dosi negli over 60, dato che ci sono primi segnali di “riduzione dell’efficacia del vaccino sulla malattia Covid-19 grave”.

Intanto, l’idea di introdurre l’obbligo vaccinale nel nostro Paese continua a dividere esperti e istituzioni. Mentre il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, lo esclude per adulti e bambini, ieri l’omologo Andrea Costa aveva detto che “l’obbligo per alcune categorie non è un tabù”. L’ex viceministro alla Salute, intervenuto su Radio Cusano Campus, però, ha smentito il collega: “Non stiamo lavorando a questo, in nessuna fascia di età”.

Sull’immunizzazione dei bambini Sileri ha invitato a “non fare fughe in avanti”. La Food and Drug Administration ha già dato il via libera alla somministrazione del vaccino tra i 5 e gli 11 anni negli Stati Uniti. Il vaccino, ha fatto sapere la Fda, è “solo opzione in più per evitare la circolazione del virus”.

Ieri la commissione dell’Agenzia Italiana del Farmaco ha dato il via libera al richiamo a sei mesi dalla prima dose per i vaccinati con Johnson&Johnson. La seconda dose verrà effettuata con un vaccino a mRna. Dose booster in vista anche per chi ha fatto vaccini come Sinovac e Sputnik. In questo modo si faciliterebbe l’acquisizione del green pass.

 

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