Per la prima volta in 15 anni, Apple non cresce, ma cala. La causa è da riscontrarsi nella frenata delle vendite dell’iPhone. In questo quarto trimestre, chiuso il 24 settembre scorso, i ricavi sono scesi a 46,9 miliardi di dollari rispetto ai 51,5 miliardi registrati nello stesso periodo dell’anno scorso. Il fatturato è calato del 9%, a 217 miliardi di dollari, rispetto ai 233,7 del 2015.
Nonostante sia stato venduto mezzo milione di iPhone in più rispetto a quanto previsto da Wallstreet, a pesare è proprio il calo di vendite dello smartphone più famoso al mondo. In ogni caso, i dati considerano solo in parte il debutto dell’iPhone 7, che è uscito il 16 settembre, ossia solo 8 giorni prima della chiusura del trimestre. È da ricordare che la Apple resta la società americana dal profitto più alto.
L’amministratore delegato della compagnia, Tim Cook, non si dice preoccupato. “I forti risultati dell’ultimo trimestre chiudono un anno fiscale di grande successo – ha affermato il ceo della Apple – siamo soddisfatti della risposta dei clienti all’iPhone7, all’iPhone7 Plus e all’Apple Watch serie 2”. Bisogna tenere in considerazione comunque un possibile rimbalzo natalizio. Durante i mesi di calendario che finiscono a dicembre, la Deutsche Bank ad esempio prevede una crescita della stima di vendite dell’iPhone a 75 milioni di unità.
Se in Cina e in Nord e Sud America le vendite si sono contratte, seguendo la tendenza degli ultimi tre mesi, in Europa ed in Giappone i ricavi della società sono di fatto aumentati. I ricavi previsti dalla Apple per il trimestre attualmente in corso oscillano tra i 76 e i 78 miliardi di dollari.