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La ‘buona scuola’ verso il rinvio. Renzi: “Troppi emendamenti, assunzioni bloccate”

di Mario Di Ciommo17 Giugno 2015
17 Giugno 2015

Matteo-Renzi-a-Porta-a-Porta

La criticata e quindi tormentata riforma della ‘buona scuola’ potrebbe saltare, o quantomeno essere rinviata all’anno prossimo. Ad annunciarlo è stato lo stesso premier Matteo Renzi che ieri, ospite della trasmissione ‘Porta a porta’, ha spiegato le ragioni di una sempre più probabile ‘mancata riforma’.

“Quest’anno con tremila emendamenti mi pare difficile che si assumano i precari. Si andrà al prossimo anno” ha dichiarato il primo ministro toccando il punto cruciale della questione: l’assunzione dei precari. A frenare l’esecutivo i tempi ormai troppo stretti e le piccole questioni di tipo tecnico per applicare tutte le nuove norme della riforma.

L’approvazione definitiva del disegno di legge era prevista all’inizio per metà giugno. Ma soltanto ieri sono iniziate le votazioni degli emendamenti in commissione Cultura al Senato. E, anche facendo gli straordinari, serviranno almeno due settimane per concludere tutto. Poi, il provvedimento dovrà tornare nuovamente alla Camera per la terza lettura. E fare slittare a luglio l’approvazione definitiva della riforma rende impossibile la sua attivazione dal prossimo anno.

Ma il premier ha toccato diversi argomenti d’attualità. In primo piano naturalmente la guida di Roma, quell’Ignazio Marino travolto dagli ultimi accadimenti che hanno squassato la ‘Capitale’, dal doppio filone di indagine di Mafia Capitale all’emergenza migranti sino al degrado sempre più diffuso che affligge l’Urbe. “A me interessa capire se pulisce le strade, se mette a posto le buche, se fa l’edilizia popolare. Basta con la discussione sulla questione giudiziaria, quella la devono affrontare i giudici. Non esiste il commissariamento per mafia. Lo farà il consiglio dei ministri, vedendo le carte, ma per noi non ci sono gli estremi. Se l’amministrazione governa e fa le cose bene, vada avanti” ha detto Renzi.

Non è mancata una stoccata all’Unione Europea, rea non solo di lasciare l’Italia isolata nella prima accoglienza dei migranti ma che ammette atteggiamenti ostruzionistici da parte di stati membri, vedi Francia. “Quello dell’immigrazione è un tema enorme. Ci sono due modi per affrontare questo problema: o lo affronta la Ue, o lo affronta l’Italia” ha dichiarato Renzi, alludendo al cosiddetto ‘piano B’ dell’esecutivo italiano sulla questione migranti.

Mario Di Ciommo

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