A dieci giorni dal suo insediamento alla Casa Bianca, sono ancora previste burrasche sulla rotta di Donald Trump verso Washington. A riaprire l’ondata di dissensi verso il presidente eletto, che prenderà esercizio il prossimo 20 gennaio, è stato il discorso che l’attrice Meryl Streep ha letto durante la cerimonia dei Golden Globe, che l’ha vista premiata con l’onorificenza alla carriera.
“Il lavoro di un attore è entrare nella vita di persone diverse da noi e farvi vivere ciò che provano loro – ha cominciato la Streep – ma c’è stata una performance in particolare che mi ha colpito, ma non in senso buono, ma ha raggiunto il suo scopo: far ridere il pubblico. È stato il momento in cui la persona chiamata a sedersi nel posto più rispettato del nostro Paese ha fatto l’imitazione di un reporter disabile, una persona che non poteva difendersi. Questo mi ha spezzato il cuore e non riesco a non pensarci perché non era in un film, ma era vita reale”.
Non serve il nome o il cognome per capire che l’affondo è, pur senza citarlo una volta, al tycoon newyorkese. Basta ricordare quel momento particolare in cui, nel mezzo di un comizio elettorale in North Carolina, Trump scimmiottò il giornalista e Premio Pulitzer Serge Kovaleski, affetto da artrogriposi (una condizione clinica caratterizzata da rigidità articolare, ndr). Molte sono le voci a sostegno del discorso toccante di Meryl Streep, che ha ricevuto la simpatia ed il supporto, fra gli altri, della cantante Barbra Streisand e del sex symbol di Hollywood George Clooney. Con il suo “classico” modo arrembante e burbero, The Donald ha usato tre cinguettii su Twitter per rispondere alla Streep, definendola una attrice sopravvalutata ed una “Hillary flunky”. Una tirapiedi della Clinton.
Se ciò non bastasse, arriva fresca la conferma sul team di transizione: Jared Kushner, il 35enne genero del Presidente e marito della prediletta Ivanka, assumerà l’incarico di consigliere senior alla Casa Bianca nei settori accordi commerciali e rapporti con il Medio Oriente. E la regolamentazione anti nepotismo? Secondo i legali dello stesso genero di Trump, la nomina di consigliere senior è possibile grazie a una precedente sentenza che ha giudicato che la legge non è applicabile alla Casa Bianca. Lo stesso Kushner si sta liberando delle sue cariche professionali, che avrebbero potuto creare altri conflitti di interesse con la nuova posizione nello staff presidenziale.
L’ultimo pesante giudizio contro Trump arriva nientemeno che da John Brennan, l’attuale capo della CIA che definisce il futuro presidente come pericoloso per l’America: ai microfoni della CNN, il n°1 di Langley ha dichiarato che “Trump ignora il lavoro dei servizi segreti, con grande rischio e pericolo per la Nazione”.