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HomeEsteri Dichiarazioni shock contro il Sud Europa
Renzi chiede le dimissioni di Dijsselbloem

Dijsselbloem sotto attacco
dopo frasi contro Sud Europa
Renzi: "Deve dimettersi"

"Troppe spese per alcol e donne"

Gli spagnoli chiedono scuse formali

di Massimiliano Venturini22 Marzo 2017
22 Marzo 2017

New President-elect of the Eurogroup and Dutch Finance Minister Jeroen Dijsselbloem addresses the media after an Eurogroup finance ministers meeting at the EU Council in Brussels on Monday, Jan. 21, 2013.

«Durante la crisi dell’euro i Paesi del Nord hanno dimostrato solidarietà con i Paesi più colpiti. Come socialdemocratico do molta importanza alla solidarietà, ma hai anche degli obblighi, non puoi spendere tutti i soldi per alcol e donne e poi chiedere aiuto».  Il commento che il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem ha rilasciato ieri nel corso di un’intervista al quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung ha generato reazioni immediate in tutta Europa.

«Non è la prima volta che Dijsselbloem esprime opinioni economiche e politiche che contraddicono la linea della famiglia progressista europea. Mi chiedo davvero se una persona con queste convinzioni possa ancora essere considerato adatto a fare il presidente dell’Eurogruppo», ha commentato il presidente del gruppo dei socialisti e democratici Gianni Pittella.

Durante la sua audizione alla commissione economica del Parlamento europeo, alcuni deputati spagnoli hanno chiesto al politico olandese pubblicamente di scusarsi. Ma il presidente ha resistito, spiegando che nessuno doveva sentirsi offeso, che non è questione di Nord e Sud, ma che vale per tutti la regola che se vuoi solidarietà devi rispettare i vincoli e gli impegni, cosa che «anche l’Olanda a volte non ha fatto».

«Se vuole offendere l’Italia lo faccia al Bar Sport sotto casa sua, non nel suo ruolo istituzionale», ha commentato Matteo Renzi su Facebook. «Il Presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, si è lasciato andare a battute stupide contro i Paesi del sud Europa a cominciare dall’Italia e dalla Spagna. Penso che gente come Dijsselbloem non meriti di occupare il ruolo che occupa. E prima si dimette meglio è. Per lui ma anche per la credibilità delle istituzioni europee».

«Penso anche che la nostra proposta di fare primarie per i ruoli di responsabilità in Europa sia fondamentale – sottolinea l’ex premier – e spero sia rilanciata da tutti: Jeroen ha visto il suo partito passare alle ultime elezioni dal 25% al 5%. Il che la dice lunga sul fatto che è giusto combattere i populisti ma bisogna farlo senza smettere di essere popolari. Altrimenti si diventa ingranaggi della tecnocrazia».

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