La Ue boccia la manovra italiana. La giornata di attesa che si preannunciava stamani è finita prima di mezzogiorno. È arrivata, così, l’opinione negativa della Commissione europea sulla manovra italiana per il deficit al 2,4%, ma soprattutto a causa del debito al 131% del Pil. Questo costituisce il presupposto per poter chiedere al governo una procedura d’infrazione che l’Ue ha deciso di avviare, auspicando un passo indietro dell’esecutivo italiano.
La manovra italiana vede un “non rispetto particolarmente grave” delle regole di bilancio, in particolare della raccomandazione dell’Ecofin dello scorso 13 luglio. È con “rammarico” quindi che Bruxelles “conferma” la sua precedente valutazione della bozza del bilancio dell’Italia. “Il governo è convinto della validità dell’impianto della manovra: ci confronteremo con Juncker sabato sera e spero che confronteremo le nostre posizioni”, ha dichiarato il premier Giuseppe Conte. Inoltre da fonti 5 stelle di Palazzo Chigi si apprende che non verrà fatta nessuna modifica al testo, ma piuttosto verrà fornita una spiegazione dettagliata con un dossier di “tante pagine e molto tecnico”.
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini è intervenuto in mattinata, ammorbidendo i toni forti usati nelle scorse settimane contro l’Ue, lanciando netti segnali di apertura. “Ho sempre detto che, fatti salvi i principi guida su pensioni, reddito, lavoro, partite Iva, se si vuole mettere in manovra di più sugli investimenti io sono disponibile a ragionare con tutti”, ha dichiarato il vicepremier, per poi dirsi pronto al confronto con “Juncker, Moscovici o chiunque”.
“Una bocciatura assolutamente prevista, e questo è ancora più grave, perché non si è fatto nulla per evitarlo”, accusa il senatore del Pd Edoardo Patriarca, mentre la capogruppo alla Camera FI Mariastella Gelmini ha parlato di un “fatto gravissimo e senza precedenti. Gli italiani pagheranno gli errori di chi si è improvvisato, senza averne le adeguate competenze, a Palazzo Chigi”.