HomeCronaca Brutto primato per il nord Italia, tre omicidi in pochi giorni

Brutto primato per il nord Italia, tre omicidi in pochi giorni

di Claudia Nardi01 Giugno 2012
01 Giugno 2012

Il nord d’Italia si tinge di rosso dopo gli ultimi episodi di cronaca nera a distanza di poche ore l’uno dall’altro. Due eventi, un omicidio passionale nel Cesenatico e un duplice omicidio a Brescia. Non certo una novità nel settentrione, dove si registrano il maggior numero di delitti domestici.

Mercoledì il primo omicidio a Cesena. La prima storia arriva da Cesena, dove un uomo in preda alla follia ha freddato con tre colpi di pistola l’ex compagna. Poi si è barricato dentro il Duomo di Cervia e, dopo ore di inutili trattative, si è puntato la pistola al petto e si è ucciso. È finita, così, l’ultima delle tante liti di gelosia tra Gaetano Delle Foglie, barese di 60 anni e Sabrina Blotti di 16 anni più giovane. La donna, dicono persone vicine alla vittima, era molto preoccupata per le minacce dell’ex compagno, tanto da arrivare a denunciarlo più volte per stalking. Denunce che non sono servite a fermare la sua folle ossessione nei confronti di Sabrina. Al contrario, hanno solamente esasperato la rabbia dell’omicida che si è visto rifiutare per l’ennesima volta.

La ricostruzione degli inquirenti. Secondo il quadro delineato dagli investigatori, l’assassino mercoledì mattina è partito da Bari e armato di pistola si è messo in viaggio verso Cesena per cercare Sabrina. Quando l’ha trovata, la donna aveva appena accompagnato i figli, di 7 e 13 anni a scuola. Poi gli si è materializzato Delle Foglie davanti. La lite e poi tre colpi di pistola. Il killer, subito dopo, è riuscito a scappare e a raggiungere il Duomo di Cervia, a venti chilometri dal luogo dell’assassinio. L’uomo, che si è rifugiato nel confessionale, dopo ore di trattative con i carabinieri ha deciso il gesto estremo. «O mi uccidete voi o lo faccio io», poi ha rivolto la pistola verso di sé e si è sparato al petto.

Il duplice omicidio a Brescia. Erano passate solamente poche ore, appena una notte, e poi ancora episodi di sangue sempre nel nord dell’Italia. Li hanno trovati entrambi con un sacchetto di plastica intorno alla testa, morti soffocati. Uccisi nella loro casa di Gavardo, vicino a Brescia. Sono due insegnanti in pensione, marito e moglie: lui Piero Antonelli di 65 anni, aveva insegnato alle medie, lei Alba Chiodi di 62 anni, era stata maestra d’asilo. Verso mezzogiorno un amico di Antonelli è andato a cercare il 65enne perché i due avevano un appuntamento ma l’ex docente non si era presentato. Non avendo ricevuto risposta si è dunque rivolto al figlio 27enne, che vive al piano di sopra. Entrambi sono entrati nell’appartamento della coppia di coniugi, trovandoli senza vita. Dopo aver ascoltato per tutta la notte il figlio della coppia uccisa, gli inquirenti hanno confermato che, per il momento, non ci sono né sospettati né indagati.

Claudia Nardi

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